Tra Roma e Juventus finisce in pareggio. Un punto non basta, ma la prestazione fa ben sperare per il finale di stagione
INSIDEROMA.COM – FEDERICO FALVO – La Roma c’è. Ha messo da parte la stanchezza accumulata giovedì scorso contro il Bayer Leverkusen e ieri sera ha sfornato un’ottima prestazione contro la Juventus. I bianconeri, nonostante le prestazioni altalenanti degli ultimi tempi, erano indubbiamente più freschi rispetto ai giallorossi; ma non si è notata tutta questa differenza in campo. Ritmi alti e sostenuti per quasi tutta la partita, azioni continue da entrambi i lati ed alla fine è arrivato il pareggio. Un risultato giusto per quanto si è visto, ma che alla Roma va stretto dovendo guardarsi le spalle dall’Atalanta.
PARI E PATTA – La Juventus vuole fare il colpaccio e parte subito fortissimo con un tiro di Chiesa che si spegne a lato. Weah è frenetico e frana su Svilar procurandosi un cartellino giallo, ma è Vlahovic a rendersi il più pericoloso. Siamo al sesto minuto di gioco e l’attaccante serbo riceve in area in posizione favorevole ma tutto solo calcia clamorosamente fuori graziando la Roma. I giallorossi, dopo lo spavento per il possibile svantaggio, reagiscono e colpiscono la parte alta della traversa con Kristensen che stacca di testa dopo un cross dalla sinistra. Al 15’ arriva il vantaggio giallorosso con Lukaku che si ritrova il pallone sui piedi dopo una mischia in area e scarica in rete la palla che vale l’1-0. L’Olimpico esulta e sogna il colpaccio, incitando i suoi ragazzi che sfiorano il raddoppio ancora con Lukaku che di testa questa volta manda a lato. Ma la Juventus non si lascia affossare e reagisce, trovando il pareggio al 31’ con Bremer. Il difensore bianconero sfrutta un ottimo cross di Chiesa e di testa insacca. Ottimo il tempo di stacco del brasiliano, che però viene lasciato troppo libero di saltare senza essere contrastato adeguatamente, con Svilar che viene preso in controtempo e non abbozza nemmeno un tentativo di parata. Uno ad uno e tutto da rifare per la Roma. Ci prova Baldanzi a scardinare la difesa bianconera con ottimi passaggi e dribbling magistrali che fruttano due calci piazzati dal limite che Dybala non riesce a trasformare. Ottima la prestazione di Baldanzi, che a tratti sembrava essere il Dybala di giornata con movimenti e giocate che solitamente sono attribuite all’argentino. Una partita da sette in pagella per lui, che ha dimostrato di poter rappresentare al meglio la Roma e di essere degno di indossare questa maglia.
SAN SVILAR – La ripresa comincia con un cambio per la Roma, che sostituisce un acciaccato Dybala con Zalewski. Ma i tifosi non hanno nemmeno il tempo di domandarsi cosa abbia costretto la Joya ad uscire dal campo che sono subito richiamati all’attenti da Chiesa, che con diagonale di sinistro colpisce il palo. Al 59’ Weah entra in maniera ruvida su Paredes commettendo fallo. Potrebbe scattare il secondo giallo ma per Colombo non vi sono gli estremi per sanzionare il giocatore. Lo stadio si infiamma ed Allegri corre subito ai ripari sostituendo lo statunitense con Kostic. La Roma vede questa decisione come uno smacco e reagisce catapultandosi in avanti. I giallorossi sfiorano il nuovo vantaggio con Kristensen che si coordina bene e calcia di destro facendo sbattere la palla per terra; Szczesny è battuto ma alle sue spalle interviene Bremer che di testa alza la palla quel tanto che basta per farla uscire dallo specchio della porta. Si alzano i ritmi con la Roma che spinge e la Juventus che reagisce. All’80’ Locatelli, da posizione centrale, calcia in controbalzo e vede la palla dirigersi all’incrocio dei pali; ma Svilar vola e la mette in corner. Un intervento magistrale da parte del 99 giallorosso che si ripeterà otto minuti più tardi su Kean, alzando sopra la traversa un colpo di testa da posizione ravvicinata. Una parata che per estetica ha ricordato l’intervento di Buffon su Zidane durate la finale dei Mondiali 2006. Al 94’ l’ultima occasione della partita capita sui piedi di Abraham che riceve da Azmoun e calcia in porta trovando l’opposizione di Szczesny.
SPERANZE – Finisce così, con il risultato di 1-1 che lascia un po’ di amaro in bocca, perché un solo punto è sicuramente meglio di niente ma non è abbastanza per tenere le distanze dall’Atalanta che stasera sarà impegnata a Salerno. Ma rimane la prestazione, ottima e dinamica. Si è vista una Roma che sa andare oltre la stanchezza o gli acciacchi quando si tratta di dover raggiungere l’obiettivo. Una Roma che ci spera e ci prova fino alla fine. Una Roma che, siamo sicuri, giovedì affronterà il Bayer Leverkusen con la consapevolezza di non avere un impegno facile ma anche la certezza che nulla è ancora impossibile. Una Roma che domenica prossima andrà a Bergamo con la fiducia di non essere inferiori agli avversari e di poter fare bottino pieno.
Una Roma che ci spera e che lotta fino al triplice fischio.
a cura di Federico Falvo