6 Ott 2023In Breaking News6 Minuti

Una Roma a due facce doma il Servette

INSIDEROMA.COM – FEDERICO FALVO – La Roma, ieri sera, ha ottenuto il suo secondo successo consecutivo in Europa League. Dopo lo Sheriff Tiraspol anche il Servette è caduto sotto i “colpi” dei giallorossi, ora primi a sei punti insieme allo Slavia Praga con cui si giocheranno il primato assoluto per la testa del raggruppamento.

IL PRIMO TEMPO – Ma tornaimo al campo, con la Roma che è scesa in campo con il solito 3-5-2. Svilar in porta al posto di Rui Patricio. Solito ed obbligato terzetto difensivo con Mancini, N’Dicka e Cristante riadattato a causa delle molte assenze nel reparto. Si rivede Celik nei cinque di centrocampo, con El Shaarawy che torna titolare occupando la fascia opposta rispetto al turco. Al centro conferme per Bove e Paredes mentre Aouar gioca titolare per mettere minuti nelle gambe. Coppia d’attacco Belotti e Lukaku.
Pronti via ed è subito il Servette a sfiorare il vantaggio con Bedia, che sfrutta un’incomprensione tra Cristante e Mancini e prova di sinistro a piazzare sul secondo palo; ma la palla esce di poco. Dopo il brivido freddo la partita si blocca, con pochissimi spunti e squadre abbastanza statiche. Il Servette pressa bene e prova a riconquistare il pallone ma le maggiori qualità dei giallorossi fanno si che la palla resti in possesso. Un possesso sterile però, che non porta a grossi pericoli fino al 22′, quando Belotti riconquista palla e si invola sulla fascia, vede Celik in sovrapposizione e lo serve intelligentemente; il turco serve in area Lukaku che di destro calcia ad incrociare ma in modo sporco, con la palla che si alza e beffa Frick per l’1-0 giallorosso. Un vantaggio fortunoso ma frutto di una manovra ponderata, la prima finora. Una seconda azione manovrata porterà alla conclusione di El Shaarawy che chiuderà, di fatto, il primo tempo.
Un primo tempo poco brillante, con la Roma che è sembrata troppo sicura dei propri mezzi in confronto a quelli dell’avversario e per questo motivo quasi rinunciataria. Fortunatamente si chiude in vantaggio.

IL SECONDO TEMPO – Nella ripresa la Roma rientra in campo con Pellegrini al posto di Aouar. Il capitano si mette subito in mostra con un colpo di testa che libera Belotti, abile a creari lo spazio per colpire Frick in uscita ed insaccare il 2-0. Sei minuti più tardi arriverà il terzo gol, firmato proprio da Pellegrini con un piatto destro al volo sul secondo palo su ottimo cross di Celik.
Un impatto incredibile per Pellegrini, che dopo pochi minuti però sarà costretto a lasciare il campo per un problema al flessore dopo un contrasto con Mazikou. Al suo posto entrerà Pagano.
Ma la Roma, che in questo secondo tempo è entrata in campo con un atteggiamento completamente diverso, non si abbatte e trova persino la quarta rete ancora con Belotti, che di testa insacca sugli sviluppi di un corner.
Con il risultato al sicuro entrano anche Karsdorp e Zalewski per Mancini e Lukaku, farà il suo esordio anche D’Alessio che entrerà al posto di Bove.
Si abbassano anche i ritmi di gioco, con il Servette che prova a creare qualche pericolo per tornare a casa con almeno un gol, anche solo per l’orgolgio. La Roma si limita a difendere e contenere i danni.

VITTORIA IMPORTANTE – Una partita dalle due facce.
Primo tempo giocato a ritmo lento, con poco pressing e troppi leziosismi figli di una sicurezza evidente ma mai concretizzata. Molti gli errori, sia di appoggio che di controllo, così come sono stati diversi gli uno contro uno persi perchè si è cercato più lo spettacolo che l’incisività.
Il secondo tempo, per l’appunto più aggressivo ed incisivo, ha visto una Roma produttiva e concreta. L’ingresso di Pellegrini ha dato più dinamismo al centrocampo; anche se Aouar nei primi 45 minuti non aveva fatto male, cercando spesso lo spazio ma senza venire servito. Paredes, molto più libero di far viaggiare il pallone, ha costruito geometrie e spesso allargato il gioco dando respiro a zone troppe “intasate“. Bene N’Dicka, anche se a volte sembra abbia paura di portare palla. Ottimo il rientro dal primo minuto di Celik, presente sia in fase difensiva che offensiva, servendo ben due assist. Una nota di merito a Svilar, che ieri sera non ha corso troppi pericoli ma è stato autoritario in area di rigore, uscendo bene sulle alte alte e sventando possibili pericoli.

In generale bene la Roma, che ha raggiunto il suo obiettivo: i tre punti. Ora la qualificazione passerà dalla doppia sfida contro lo Slavia Praga; che sancirà chi volerà al prossimo turno come primo del girone e chi, invece, dovrà affrontare il turno dei playoff contro le retrocesse dalla Champions League.

a cura di Federico Falvo