MarcoBellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore, è stato intervistato dal portale tuttomercatoweb.com in merito alle possibili conseguenze per il Milan dopo che in mattinata è arrivato il deferimento della UEFA per non essere riuscito a raggiungere il pareggio di bilancio negli esercizi del triennio che va dal 2016 al 2018. Questo il suo pensiero:
Cosa ha portato la UEFA al deferimento? “Ogni primavera la UEFA valuta il triennio precedente ed è entrato in gioco nella valutazione l’anno 2018 che ha portato 126 milioni di rosso. I due anni precedenti, invece, erano oggetto della prima sanzione. In ambito penale non si può punire due volte per lo stesso illecito. Qui, essendosi la UEFA già espressa un anno fa, può entrare in gioco la recidiva. Il terzo anno doveva essere quello che avrebbe dovuto far tornare il club bei parametri richiesti. Invece si è fatto peggio dei tre anni precedenti. Il limite è un rosso di 30 milioni di euro, qui si è arrivati con l’incidenza importante dell’ultimo esercizio preso in considerazione a oltre 200 milioni“.
Cosa succederà adesso? “Ci sarà un confronto fra le parti, poi si arriverà alle sanzioni. Di solito si parte da sanzioni intermedie come il voluntary agreement e il settlement agreement. Ma essendoci state già delle sanzioni relative all’anno scorso la UEFA può ritenere il Milan recidivo. Questo porterebbe all’esclusione dalle coppe europee a partire dalla prossima stagione“.
Come può intervenire il Milan? “La pronuncia della UEFA è prevista entro l’inizio della stagione successiva. Siccome nella stagione passata, col Milan che si è appellato al VAR la situazione si è prolungata, questa è una situazione particolare. Ora si apre un processo contabile in cui il Milan deve spiegare che non è colpa sua e vediamo il giudizio finale. C’è il rischio muro contro muro UEFA-Milan, che eventualmente può ricorrere al TAS“.
Ci sono precedenti? “Ci sono società, come il Galatasaray, che hanno avuto il settlement agreement e non l’hanno rispettato, venendo esclusi dalle coppe. Qui è una situazione diversa. Se l’anno scorso l’esclusione dalle coppe non mi sembrava appropriata, questa volta posso dire che il rischio di non vedere il Milan nelle competizioni europee è serio“.