Bellinazzo: “Parlare di autoesclusione del Milan dall’Europa League non ha senso”
Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore, è stato intervistato dal sito vocegiallorossa.it e ha parlato della situazione legata al Milan nelle competizioni europee. Il club rossonero è in attesa del parere del TAS sulla sanzione ricevuta dall’UEFA, da queste decisioni potrebbe dipendere anche il futuro di Roma e Torino in ottica Europa League. Queste le sue dichiarazioni:
Si attende il parere del TAS sul Milan, quali sono i possibili scenari?
“Il TAS si deve pronunciare sul ricorso che il Milan ha fatto a proposito della prima sanzione subita, quella del triennio 2014-2017. In prima battuta era stata erogata un’esclusione dalle coppe europee per il club rossonero, dopo di che è stata revisionata e ora prevede, tra le altre cose, l’obbligo di arrivare al pareggio di bilancio nel 2021. Quindi il TAS deve dire se quella sanzione è coerente con le normative del FFP (Financial Fair Play, ndr) e se dev’essere applicata o se deve essere rivista. La corte giudicante ha sospeso di fatto il suo giudizio su quel triennio e su quello del 2015-2018, in attesa di questa risposta dal TAS. Questo è il tema di fondo, il problema è capire entro quando si pronuncerà il TAS“.
Considerando che da queste decisioni dipendono anche le stagioni di altri club, verosimilmente quali sono le tempistiche?
“Teoricamente, tutto il procedimento che porta alla sanzione di un club si deve concludere entro l’inizio della stagione successiva, per non creare problemi a nessun club. Quindi diciamo che l’inizio della stagione europea rappresenta la deadline (la Roma dovrebbe esordire in Europa League il 25 luglio, ndr). Il punto è che il Milan, almeno a quanto mi risulta, non ha chiesto una procedura d’urgenza e di conseguenza non si sa effettivamente quanto si pronuncerà il TAS e di conseguenza la corte giudicante sul triennio 2015-2018, perché è dal parere su quest’ultimo triennio che dipenderà la partecipazione o meno all’Europa League del Milan, con conseguenze su Roma e Torino. Il Milan sta cercando delle certezze, per non trovarsi nella situazione dell’anno scorso, quando a stagione in corso, precisamente ad Ottobre, era arrivata la decisione del TAS. Iniziare una stagione senza sapere se un’eventuale qualificazione in Champions League possa essere valida o meno è complicato. L’esclusione dalla Champions il prossimo anno sarebbe più grave, anche da un punto di vista economico, rispetto a quella dall’Europa League“.
Si parla di una possibile autoesclusione da parte del Milan, perché il club dovrebbe optare per questa scelta?
“Per me non ha alcun senso parlare di autoesclusione, perché non cambierebbe nulla. Il giudizio andrebbe avanti e le sanzioni si applicherebbero nel momento in cui il Milan otterrà la prossima qualificazione alle coppe europee. Tra l’altro non gioverebbe nemmeno ad altre squadre italiane, è come se l’Italia perdesse un posto in Europa e basta, per cui secondo me è una questione che non si pone. Bisogna semmai capire se al Milan conviene proseguire al TAS o presentare ricorso, farsi giudicare subito dalla corte sul triennio 2015-2018 e fare appello, non tanto per evitare un’esclusione dalle coppe europee, quanto per permettere al Milan di tirarsi fuori dalla situazione in cui si trova in questo momento. La società rossonera, ad oggi, si trova ogni primavera a dover fare diverse manovre per mettere a posto i conti, anche il bilancio del 2019, salvo grandiosi plusvalenze entro il 30 giugno, si chiuderà con un rosso importante. Unificare le sentenze, permetterebbe al Milan di avere a disposizione più tempo per rientrare, rispetto alla scadenza attuale prevista come dicevo al 2021“.