INSIDE BUNDESLIGA – Il Dortmund cade sul più bello. Bayern a +4 e con il titolo in tasca
INSIDEROMA.COM – MATTEO LUCIANI – VIttoria e titolo in tasca per il Bayern di Kovac. Al 10’ l’uscita perfetta di Esser, portiere dell’Hannover, chiude lo specchio a Goretzka solo in area, poi Alaba spara alto sul tap-in. Un minuto dopo è ancora l’estremo difensore ospite a rendersi protagonista con una parata su Coman che ci prova di testa, anche se l’arbitro aveva comunque fermato il gioco per fallo in attacco dell’ex Juventus. Al 14’ Lewandowski gira di testa verso il primo palo, ma Esser non si fa ingannare con un intervento plastico. Al Gnabry non trova la porta con il suo mancino. Müller sbaglia incredibilmente sottomisura sparando addosso al portiere, ma al 27’ i bavaresi riescono comunque a sbloccare il risultato con la firma del solito Lewandowski, che schiaccia di testa il cross perfetto di Kimmich dalla destra beffando Sorg e Anton, suoi diretti marcatori. Gol numero 22 in Bundesliga per il polacco; 38 complessivi stagionali in 44 partite disputate. Il Bayern non si ferma e prima sfiora il raddoppio in un paio di circostanze con Muller e Boateng (bravissimo Esser in entrambi i casi), poi lo trova al 40’ con un gran destro dalla distanza di Goretzka che bacia la base del palo interno prima di infilarsi in rete per il 2-0. Risultato che potrebbe essere più ampio allo scadere se solo Goretzka non si divorasse il tris da ottima posizione dopo lo scarico di Kimmich. L’Hannover sembra essere destinato a essere surclassato, ma a inizio ripresa l’arbitro, su suggerimento del Var, assegna un rigore proprio alla squadra allenata da Doll per un tocco di gomito di Boateng nella propria area; il neoentrato Jonathas spiazza Ulreich dagli 11 metri e accorcia le distanze al 51’. Quattro minuti più tardi, però, lo stesso brasiliano viene espulso per via di un secondo cartellino giallo (perlomeno severo) a causa di una manata su Kimmich; la gara dell’ex Brescia e Torino dura meno di dieci minuti. Il Bayern decide quindi di gestire senza affondare il colpo. Alaba va vicino al 3-1 con un sinistro dalla distanza messo in angolo da Esser. All’84’ arriva poi il sigillo da parte di Ribery (che aveva sostituito Gnabry al 71’) con un destro angolato, dopo avere superato Anton. Il Bayern soffre più del previsto nella sfida testa-coda del campionato ma compie un altro passo importante verso il settimo Meisterschale consecutivo.
In chiave Europa League vittoria importantissima per il Wolfsburg che supera in casa 2-0 il Norimberga con un gol per tempo: al 38’ Klaus sfrutta un clamoroso retropassaggio sbagliato della difesa ospite insaccando a porta vuota, poi al 78’ Tisserand stacca di testa sulla punizione battuta da Mehmedi sulla destra. I Lupi sorpassano al sesto posto l’Hoffenheim, che si fa rimontare due volte sul campo del Borussia Mönchengladbach, che rimane quinto: Kaderabek schiaccia bene di testa al 33’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Ginter pareggia sottomisura al 73’, Amiri rimette la freccia con un destro potente dal limite al 79’, ma Drmic firma il definitivo 2-2 all’84. L’Hertha Berlino batte 3-1 lo Stoccarda grazie ai gol di Ibisevic (40’), Duda (45’) e Kalou (67’); inutile la rete di Gomez per lo Stoccarda, che è ormai vicinissimo allo spareggio per rimanere nella massima categoria del calcio tedesco.
Inizio sprint del Dortmund che va in gol già al 6’: Delaney serve a metà campo Pulisic che, con un’azione travolgente, va in progressione, liquida Pavlenka e insacca la rete dello 0-1. Il Werder risponde un paio di minuti dopo, con Klaassen che entra in area e conclude con un destro sul secondo palo: palla alta non di molto. La girata in area di Götze trova la deviazione provvidenziale di Pavlenka, ma i padroni di casa sfiorano il pareggio al 35’: gran conclusione da fuori di Rashica, con la palla che scende all’improvviso e si avvicina alla traversa. Così il Borussia al 41’ arriva al raddoppio nel momento più difficile per i gialloneri: la punizione di Alcacer è magistrale, il pallone scavalca la barriera e supera Pavlenka sotto l’incrocio dei pali, che vale lo 0-2 poco prima dell’intervallo. Il mancino dalla distanza di Guerreiro a inizio ripresa vede la respinta di Pavlenka con qualche brivido di troppo. Poco dopo, però, il portiere del Werder risponde alla grande sull’esterno destro di Delaney destinato sotto la traversa. Alcarer va nuovamente in rete ma la sua marcatura viene annullata per fuorigioco. Lo spagnolo sfiora poi di testa lo 0-3, ma al 70’ il Werder torna in partita con il sinistro dal limite di Möhwald, complice anche una papera clamorosa di Bürki, sotto le gambe del quale termina il pallone. Passano 5 minuti e i padroni di casa trovano il clamoroso 2-2: Akanji difende malissimo un pallone sulla linea di fondo campo, Augustinson riesce a toccarlo quel tanto che basta per servire Pizarro che insacca di prepotenza. Il Dortmund rischia addirittura di capitolare prima su un possibile tocco di braccio di Götze (l’arbitro non concede il rigore dopo avere rivisto le immagini al Var) e poi su un destro di Rashica respinto centralmente da Bürki. Nel finale il Borussia sfiora il 2-3, con un diagonale ravvicinato di Pulisic che termina di poco largo, ma alla fine è costretto a scivolare a -4 dal Bayern e dare di fatto l’addio al sogno Meisterschale, ad appena due turni dalla conclusione.