Cessione del club in stand by: Friedkin frena, spunta Cvc
IL MESSAGGERO – Frenata nella trattativa tra James Pallotta e Dan Friedkin per la cessione della Roma. Una distanza di 50 milioni di dollari (circa 45 milioni di euro) è il nodo da sciogliere che sta facendo saltare la trattativa. Ma Goldman Sachs, l’advisor del club, ha sempre mantenuto in piedi due canali negoziali: quello con il signor Toyota e la procedura di vendita dove, dalle 21 manifestazioni di interesse iniziali, adesso ne sono rimaste 4-5, tra cui quella del fondo londinese Cvc, molto attivo e conosciuto in Italia: a maggio 2016 ha rilevato la Sisal e, a giugno 2018, la maggioranza dell’azienda farmaceutica Recordati, pagandola circa 3,5 miliardi compresa l’Opa. Oltre a Cvc, sul dossier Roma ci sarebbero altri fondi di investimento tutti esteri, tra cui un paio americani specializzati nell’entertainment.
Qualche giorno fa ci sarebbe stato l’ultimo contatto fra le parti, presenti gli advisor. Pallotta, assistito da Goldman Sachs, non si muove da una richiesta lorda di 800 milioni, comprensiva dei 272 milioni di debiti con la banca americana, Friedkin vuole spingersi al massimo fino a 750 milioni. Friedkin, che è affiancato da JpMorgan, è fermo sull’offerta di 750 milioni di dollari lordi, sarebbe disposto a negoziare sulle tecnicalità dell’aumento di capitale da 150 milioni da fare entro il 2021. Pallotta non venderebbe tutto il 75%, ma vorrebbe restare – per affezione – con un 15% senza però volersi occupare della gestione a tempo pieno