Da Zaniolo fino a Pellegrini: l’Italia si è tinta di giallorosso
IL MESSAGGERO – TENERANI – Mancini è felice per lo stage e ringrazia «i club per la collaborazione», ma soprattutto perché stringe tra le mani una pattuglia di giovani in crescita esponenziale. Il capofila è Nicolò Zaniolo, crac del calcio italiano. A Mancini brillano gli occhi: «Se continuerà così l’Italia avrà un centrocampista come non aveva da anni». Era stato il Mancio il 3 settembre scorso a chiamare in azzurro il giovane giallorosso, senza neppure un minuto in serie A. Una convocazione rumorosa, in tanti pensavano che il ct fosse impazzito e invece aveva visto lungo: «Lo avevamo seguito agli Europei Under 19 e ci era piaciuto insieme a Tonali. Bravissimo Di Francesco a metterlo in campo. Se il ragazzo gioca così anche in Champions, senza problemi di impatto fisico, è chiaro che può giocare anche in Nazionale. Ha avuto una crescita incredibile, molto precoce. Per restare a quei livelli, però, devi lavorare tanto. Ha tecnica e fisicità». Zaniolo e i suoi fratelli giallorossi verrebbe da dire: «Sono contento dei nostri giovani in generale perché adesso hanno un po’ più di spazio e nella Roma ce ne sono altri 4-5 molto interessanti».
GOLDEN SENIOR – Parole dolci anche per l’altro golden boy del calcio italiano, Federico Chiesa(già 7 gol nel 2019): «Ho sentito Enrico, suo padre, per gli auguri di Natale: Dì a tuo figlio di fare più gol’ Si vede che Enrico glielo ha detto Certe volte arriva stanco sotto porta, deve capire di non fare una corsa a vuoto. L’esperienza lo aiuterà a gestirsi. Vale il discorso fatto per Zaniolo: per restare a quei livelli bisogna lavorare duro e ascoltate l’allenatore». Non c’è Cutrone, invece: «Ci sarà la prossima volta, così come Immobile che fa sempre gol. La speranza però è che quelli che non fanno tante reti adesso riprendano la strada. Non ho fatto convocazioni a caso». In compenso c’è Quagliarella: «Merita di stare qui per quello che ha fatto. La mia stima per lui è antica». E lancia una battuta a Balotelli: «Fa parte del gruppo, dipende da lui. Se farà un gol a partita da qui a fine marzo lo chiamerò (e scoppia ridere ndr). Magari quando ci saranno le prime due partite di qualificazione a Euro 2020: «Vogliamo vincere tutte le partire». Chiusura con Vialli, il suo gemello’ che potrebbe diventare il capo delegazione azzurro: «E’ un’idea del presidente, gli ho dato il numero. Mi farebbe immensamente piacere». Ieri prove tattiche, stamani seduta video. Le esercitazioni hanno visto sempre il 4-3-3 protagonista con 3 formazioni diverse. Nell’ultima c’erano 3 giallorossi sui 5 totali convocati: Florenzi, Pellegrini e Cristante.