ExtraSmalling: il difensore dà il via alla festa, la Roma travolge il Brescia: 3-0
LEGGO – BALZANI – La dieta vegana fa bene, almeno alla Roma. Ci vuole un Big Smalling, infatti, per rimettere i giallorossi sul treno Champions e ritrovare la vittoria dopo le due sconfitte con Borussia e Parma. Fonseca, contro il Brescia fanalino di coda e orfano del ribelle Balotelli messo fuori rosa, si tiene stretto il secondo tempo iniziato proprio con il gol dell’inglese (fresco di festone vegan per i suoi 30 anni) che ha assistito anche Mancini e Dzeko per il tris finale. Decisivi i calci da fermo molto studiati durante la settimana. Ma c’è voluta anche la rabbia del tecnico per svegliare una Roma intontita al termine di un primo tempo apatico, noioso. A tratti preoccupante visto che l’unico tiro in porta dei 45′ è stato del bresciano Ndoj. «Ho alzato la voce negli spogliatoi – ammette Fonseca -.A volte serve anche quello. Non abbiamo giocato con intensità e aggressività nel primo tempo, avevamo spazio ma la squadra era lenta, poi nella ripresa è andata meglio». E la Roma ha ripreso il treno Champions, anche se la festa è stata rovinata dal gol in extremis di Caicedo che ha impedito l’aggancio in classifica alla Lazio. Roma ritrovata quindi e trascinata da Smalling che ha sbloccato l’impasse con un colpo di testa deviato da Cistana. «Abbiamo ambizione, ma vogliamo ancora crescere tanto», le parole del difensore, che ha segnato il suo secondo gol italiano agganciando Beckam e a breve dovrà decidere del suo futuro. La Roma vuole riscattarlo e domani parlerà con i suoi agenti. Il Manchester chiede 18 milioni, e Smalling sembra essersi deciso a restare nella capitale.
Chi è sicuro di voler restare è Lorenzo Pellegrini tornato titolare dopo oltre un mese e già decisivo con un assist. Con lui anche l’altro romano e capitano Florenzi accolto dagli applausi dell’Olimpico sia all’entrata in campo che al momento del cambio con Santon. «Alessandro può giocare sia da ala che da terzino. Cosa gli ho detto in queste settimane? Devo essere sincero, io non ho bisogno di spiegare nulla, perché il giocatore ha capito cosa voglio fare per la squadra. Poi a volte posso parlare, ma io non ho bisogno di parlare con Florenzi.