Fonseca: “Abbiamo giocato un secondo tempo forte. Zaniolo deve pensare a recuperare velocemente”
Paulo Fonseca, allenatore della Roma, è stato intervistato durante il post-partita di Roma-Juventus 1-2. Queste le sue parole:
FONSECA A SKY SPORT
Le sue emozioni dopo l’infortunio al crociato di Zaniolo?
E’ un grande problema, più di uno. Adesso Zaniolo deve pensare di recuperare velocemente. Siamo tristi per lui, ma domani è un altro giorno.
Approccio negativo con due gol in 8 minuti. E’ preoccupato per queste distrazioni e leggerezze difensive?
Sì, è difficile giocare contro la Juventus e in 8 minuti abbiamo preso due gol con due nostri regali. Penso che dopo la squadra ha fatto una buona partita, abbiamo fatto un secondo tempo forte, abbiamo pressato la Juve. Ma è tutto più difficile dopo i due gol della Juve.
Io sono il principale responsabile quando ci sono situazioni come queste, succede. E’ una cosa su cui lavoriamo molto. Penso che noi possiamo vincere di più con delle situazione in cui rischiamo, ma a volte come oggi va male. Non credo in un calcio in cui non si costruisce da dietro, il calcio è coraggio. Un calcio in cui dobbiamo rischiare, io credo in questo.
I giocatori esperti hanno un po’ deluso come Dzeko, Kolarov o Veretout…
Sì, è vero che Veretout è stato infelice in quella situazione. Ma Veretout ha lavorato molto, dopo però ha reagito molto bene con coraggio. Ha giocato bene e penso che questo sia importante. Dopo l’errore il giocatore ha reagito bene.
Questi errori hanno levato la sicurezza alla squadra…
No, penso che dopo gli errori la squadra ha giocato bene. E’ normale che dopo 8 minuti stai sotto di due gol perdi fiducia, ma oggi non è stato così. La squadra è stata con fiducia in campo. Io sono orgoglioso dei giocatori.
Cosa ha cambiato con la sosta…
Niente, solo i risultati. Penso che contro il Torino e oggi abbiamo dominato, abbiamo attaccato e abbiamo fatto 22 tiri in porta.
Forse è cambiata un po’ la tenuta difensiva…
Penso che non è una questione di organizzazione, non è una questione tattica. Non mi piace parlare degli errori individuali. In questi casi il responsabile è l’allenatore e non il giocatore. Non è una questione di organizzazione, per questo sono fiducioso.