IL TEMPO – BIAFORA – Niente ritiro e Fonseca non è in discussione. Sin dal triplice fischio della partita con il Bologna è iniziata una lunga notte di riflessione all’interno della Roma, che si è poi prolungata ieri mattina a Trigoria alla ripresa degli allenamenti in vista dell’Atalanta. A caldo dopo la seconda sconfitta consecutiva è stato Fienga a parlare con il tecnico, confermandogli la piena fiducia della società. Il mister, da parte sua, ha evidenziato che è difficile trovare un filo logico comune tra tutti gli ultimi risultati negativi, puntando il dito sulla spaccatura tra i reparti come principale problema. La linea difensiva non si alza come dovuto e perciò la Roma lascia troppo spazio agli avversari per trovare l’imbucata alle spalle dei due centrocampisti: la mancanza di compattezza vanifica la pressione offensiva e lascia praterie agli esterni offensivi delle altre squadre. Il Ceo romanista ha quindi invitato Fonseca a cercare qualche accorgimento visto che in questo momento i calciatori non riescono ad applicare al meglio i dettami tattici dello staff.
Dopo il vis-à-vis nella pancia dell’limpico ieri mattina è andato in scena un confronto a tre a Trigoria, dove era presente anche Petrachi, assente sugli spalti a causa della febbre. L’ad, il ds e l’allenatore hanno cercato di analizzare con più lucidità il momento critico, spazzando via dal tavolo del confronto qualsiasi alibi come possono essere i tanti infortuni e i troppi cartellini ricevuti. Da parte della dirigenza e di Fonseca c’è la volontà di capire cosa possa essere cambiato in cosi poco tempo e perché prima tutto sembrava funzionare per il meglio: la Roma non riesce ad essere concreta in fase offensiva e sembra un colabrodo in quella difensiva. L’ipotesi del ritiro punitivo è stata esclusa e i giocatori oggi osserveranno un giorno di riposo. A Trigoria non si reputa il ritiro come la panacea per tutti i mali, anche perché all’interno il gruppo è unito e non c’è scollamento tra il tecnico e la rosa. Alla squadra è stato chiesto di non avere paura e di non sottrarsi alle proprie responsabilità: se la Roma dovesse bucare per il secondo anno consecutivo la Champions sarebbe necessaria una drastica e dolorosa riduzione dei costi.
Intanto mentre Zaniolo ha dato segnali incoraggianti verso il recupero allenandosi sulla cyclette, prosegue la trattativa tra Pallotta e Friedkin per il passaggio di proprietà. Dopo la missione romana dei dirigenti del texano (Watts è ripartito ieri), si sta lavorando sulle clausole dei contratti che regoleranno il rapporto tra acquirente e venditore.