IL TEMPO – AUSTINI – Sono arrivati nel bel mezzo del calciomercato e con un campionato alle porte, iniziato poi nel peggiore dei modi. Ma ora i Friedkin vogliono recuperare il terreno perso e dare finalmente una loro impronta alla nuova Roma. Ieri pomeriggio Dan e Ryan hanno lasciato la Capitale diretti a Nizza, l’aeroporto più vicino a Montecarlo. Ovvero la capitale europea del calciomercato: lì si trovano spesso gli agenti più influenti e dirigenti vari. Detto che la riservatezza dei Friedkin rende complicato sapere lo scopo principale del viaggio – ammesso sia legato alla Roma – di sicuro i texani stanno per ingaggiare due figure: un consigliere esperto di calcio italiano che affiancherà Ryan e un direttore sportivo. L’unico contatto certo c’è stato con il tedesco Rangnick, che ha incontrato a Londra Dan. Il suo eventuale approdo, però, escluderebbe l’arrivo di un allenatore di spessore. Mai ad esempio uno come Allegri accetterebbe di convivere con una figura come Rangnick, che vuole voce in capitolo su tutto. Se non addirittura allenare direttamente la squadra.
Fatto sta che proprio Allegri da qualche tempo dialoga con la Roma, direttamente o indirettamente. E ha posto delle condizioni per accettare l’eventuale incarico che gli verrà proposto qualora si decidesse di esonerare Fonseca. L’ex tecnico della Juve considera la rosa giallorossa una buona base, da migliorare con qualche innesto. Ed è talmente stanco di star fuori dal calcio che accetterebbe una scommessa certamente rischiosa come la Roma di oggi. Insomma Allegri c’è ma costa tanto: 7.5 milioni netti il suo ultimo ingaggio, inutile aspettarsi grandi sconti.
Parola a Friedkin, che intanto continua a valutare Fonseca. Il portoghese sta preparando la delicata sfida alla Juventus tra mille incertezze, sa di non avere più la piena fiducia della società, ha una rosa incompleta e il problema di dover rimotivare Dzeko, col quale i rapporti sono diventati tesi. Il bosniaco è segnalato ancora in agitazione e ieri ha messo «like» su Instagram, alla notizia del Barcellona, salvo poi rimuoverlo. Fonseca si giocherà probabilmente la panchina tra la gara con la Juve e quella di Udine precedente la sosta, ma non è l’unico a rischiare.
A Trigoria sono davvero tutti in discussione, a partire dal plenipotenziario Fienga, che tra l’altro, pur ricoprendo la carica di Ceo, non ha contratto da dirigente ma percepisce solo il compenso da amministratore. Il suo nome compare nel nuovo cda che verrà nominato dall’assemblea di fine mese, intanto ieri sono state pubblicate le risposte del club agli azionisti, con il solo Malknecht, ex dirigente giallorosso, che ha presentato delle domande, incentrate in particolare proprio sull’incarico di Fienga e sui rapporti intrattenuti in passato con Dahlia Tv. E’ stato poi effettuato il pagamento in favore degli obbligazionisti che avevano accettato di non chiedere il rimborso immediato del bond. Il «Consent Payment», effettuato da ASR Media and Sponsorship, è pari per ogni obbligazionista al 4,5% del totale di obbligazioni possedute: una spesa per la controllata della Roma di poco superiore ai 12 milioni, per non ritrovarsi costretti a dover rimborsare l’intero bond.