IL TEMPO – AUSTINI – I gesti che fanno la differenza e scaldano il cuore. Sono arrivati e continueranno a partire in questi giorni i pacchi dell’As Roma per gli abbonati over 75: un regalo bello e soprattutto utile. Il club giallorosso, oltre alle varie iniziativa di solidarietà e alla raccolta fondi per gli ospedali, Spallanzani in primis, ha trovato una via speciale per dare una mano alle persone più fragili in questa infinita quarantena. Un vero e proprio kit «salva-vita» confezionato da Roma Cares insieme ad alcuni partner, questo hanno trovato i tifosi giallorossi di terza età all’interno del pacco: flaconi disinfettanti, guanti in lattice, una decina di mascherine e una bella scorta di generi alimentari per evitare di dover uscire di casa e fare la spesa. Tra una colomba pasquale e un pacco di pasta, una birra e il caffè, oltre all’immancabile sciarpa e ai biscotti griffati Roma, i circa trecento destinatari del regalo sono rimasti increduli. «Quando mi hanno chiamato dalla Roma per avvisarmi del pacco – ci racconta Mario Ajò, 79 anni – pensavo a uno scherzo. Invece è tutto vero». Romanista doc di Monteverde, abbonato in Tribuna Tevere Centrale dal 1953, il signor Mario parla con orgoglio e un’emozione genuina. «Mio papà Alberto aveva la tessera numero 6 della Roma, era nato nel 1906 e conosceva tutti i fondatori del club. Con i miei due fratelli siamo cresciuti allo stadio, io sono abbonato da quando ha aperto l’Olimpico. Se d’estate mi dimenticavo di rinnovare, il mio posto non lo davano a nessuno». Lui, come centinaia di migliaia di anziani in Italia, gli obiettivi preferiti del maledetto coronavirus, sta vivendo questi giorni con sofferenza. «Faccio il rappresentante di commercio e lavoro ancora ma adesso non posso. Per me è una tortura, esco la mattina per fare il giro del palazzo, comprare le sigarette, il pane e poi torno a casa ma fatico a starci. La Roma mi manca ma spero che questo campionato finisca così perché se riprendesse sarebbe fasullo: lo scudetto lo dessero a chi gli pare, magari all’Atalanta… basta che non è la Lazio. Poi si riparta a settembre».
Doveroso il ringraziamento alla Roma: «Un’iniziativa fantastica, bello vedere che la società c’è sempre e tutti quelli che odiano Pallotta dovrebbero capire cosa ha fatto questo signore per noi».