IL TEMPO – PIERETTI – La Federcalcio rinvia il Consiglio federale, la Lega Pro conferma assemblea, la Lega Calcio convoca la commissione diritti tv mentre venerdì potrebbe essere il giorno del confronto tra Comitato Tecnico Scientifico del Governo e Commissione medica della Figc. Sono giorni in cui i dirigenti del calcio corrono più dei loro stessi giocatori per cercare di salvare stagione in corso.
QUESTION TIME – Oggi alle 15 il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora relazionerà alla Camera dei deputati sull’eventuale ripresa del campionato di calcio. È facile ipotizzare che possa confermare ai colleghi quanto detto nelle ultime ore; al momento non possono essere fatte previsioni, e bisognerà attendere almeno la fine di maggio. Nel frattempo i giocatori sono tornati a lavorare nei centri sportivi, e le Commissioni mediche cercano di trovare un’intesa sul secondo protocollo relativo al calcio, quello degli allenamenti collettivi. Nel decreto economico ci sarà ampio spazio per il mondo dello sport: il bonus dei 600 euro è stato confermato anche per i mesi di aprile e maggio, in via di definizione la creazione di un fondo che andrà a sostenere l’impianto dello sport di base.
L’ATTESA DELLA FIGC – Ieri il presidente federale Gravina ha deciso di rinviare il Consiglio fissato per venerdì. Le informazioni sul protocollo presentato dalla commissione medica presieduta dal professor Zeppilli sono una conditio sine qua non per pianificare un’eventuale ripresa; nella migliore delle ipotesi potranno ripartire i due maggiori campionati, quello della Serie A e quello della Serie B che sarebbe disposta a giocare anche nel mese di agosto. La Lega Pro di fronte all’emergenza virus e ai protocolli sanitari da dover rispettare non potrà far altro che alzare bandiera bianca; il presidente Ghirelli lavora per limitare i danni, e d mani in assemblea metterà ai voti la sospensione definitiva del campionato. Facile ipotizzare l’opposizione di qualche presidente ambizioso che alla fine dovrà arrendersi all’evidenza dei fatti.
LA LEGA CALCIO – Diciotto club su 20 hanno già fatturato la rata che Sky, DAZN e IMG avrebbe dovuto pagare all’inizio di maggio, soltanto la Juventus e il Brescia si sono astenute in attesa di maggiori delucidazioni. Domani è stata convocata la commissione diritti tv che dovrà cercare di risolvere la situazione spinosa con i broadcast detentrici dei diritti del campionato; le tv non hanno pagato l’ultima rata (215 milioni di euro complessivi), e difficilmente lo faranno considerando che non ci sono ancora punti fermi sulla ripartenza della stagione. Qualora il campionato non dovesse ripartire, le tv chiederebbero uno sconto significativo (250 milioni) sulla somma da pagare per il prossimo anno. In tutto questo, fra pochi mesi partirà l’asta per la cessione del triennio 2021-2024, e intorno al tavolo ci potrebbero essere gli stessi interpreti. Conviene fare la guerra? La Lega ovviamente cerca soluzioni alternative, come l’opportunità di cedere i diritti tv per dieci anni a un fondo di investimento che poi andrebbe a trattare direttamente con le emittenti; la notizia – pubblicata da Il Sole 24 Ore – non è stata né confermata, né smentita. “No comment” è la risposta ufficiale della Lega.
L’EUROPA DECIDE – Nelle prossime ore la Merkel sarà chiamata a esprimersi sul futuro della Bundesliga che dovrebbe ripartire il 15 maggio. Il campionato tedesco potrebbe essere il primo a ripartire, ma anche ieri in Germania si è regi- strato un caso di positività all’Aue (seconda divisione); intera squadra in quarantena “breve”, 72 ore, il tempo necessario per effettuare nuovamente i tamponi. Poi ripartiranno, come già accaduto anche al Colonia. Nei prossimi giorni anche Premier e Liga dovranno decidere: l’incertezza regna sovrana, non solo in Italia.