INSIDEROMA.COM – MASSIMO DE CARIDI – La Roma è tornata al quarto posto ma aspetta il match di stasera dell’Atalanta per capire se sarà ufficialmente così o dovrà ancora rincorrere quella posizione. Il Milan ha perso 2-0 a Torino e, quindi, i giallorossi scenderebbero eventualmente di un gradino e con un punto di svantaggio dai bergamaschi ma ciò che conta è che gli uomini di Ranieri continuino a vincere. Per poter sperare di raggiungere il traguardo Champions, la Roma dovrà imporsi sempre poiché gli orobici in particolare vivono un momento di euforia e difficilmente perderanno ma devono anche concentrarsi sulla finale di coppa Italia in programma il 15 maggio allo stadio Olimpico e questo potrebbe togliere qualche energia fisica e mentale.
Entrambe le squadre dovranno affrontare la Juventus e se la truppa capitolina li attenderà tra le mura amiche, i nerazzurri dovranno andare all’Allianz Stadium la giornata successiva a pochi giorni dalla sfida di Tim Cup con la Lazio e questo può esser il piccolo vantaggio della squadra di Ranieri.
L’emergenza a centrocampo dovrebbe esser terminata, dopo la contemporanea squalifica di Cristante e Zaniolo più l’infortunio di De Rossi. Il capitano romanista si sta allenando anche in questi giorni di riposo concessi dall’allenatore per tornare a disposizione già per l’incontro del 5 maggio contro il Genoa ma difficilmente verrà impiegato e certamente non dall’inizio per evitare ricadute. L’ex Atalanta, invece, dovrebbe riprendere il suo posto nei 2 di centrocampo, da capire chi sarà il suo compagno di reparto. Insieme a Pellegrini aveva ben figurato nell’ultima mezz’ora contro l’Udinese ma sarebbe la coppia meno utilizzata tra quelle possibili. Più probabile che giochi insieme a Nzonzi, che contro Inter e Cagliari non ha sfigurato.
In questo caso, il ballottaggio più interessante sarebbe quello per il ruolo di trequartista. Le soluzioni sono molteplici: la meno probabile è che venga adattato in quella posizione Schick, proprio perché c’è un’ampia scelta ed il ceco ha dimostrato di non avere una grande intesa con Dzeko. Rimangono Zaniolo, il redivivo Pastore, Perotti e Pellegrini. Le prime 3 opzioni garantirebbero maggiore fantasia ma meno abilità in fase di copertura rispetto all’ex Sassuolo ma il ragazzo di Massa Carrara tornerebbe a giocare finalmente nella posizione che sin qui gli ha dato maggiori risultati dopo un periodo di appannamento. L’ex PSG è reduce dalla migliore gara in maglia giallorossa e non sarebbe assurdo puntare nuovamente su di lui ma bisognerà capire quali saranno i ritmi della sfida: se fossero quelli del match col Cagliari, l’argentino potrebbe continuare a mostrare calcio come fatto contro i sardi, se invece la velocità fosse maggiormente sostenuta, avere nello stesso momento Nzonzi e Pastore rappresenterebbe un azzardo. Difficile che ci si affidi al Monito dal primo minuto, visto che non garantisce di poter giocare l’intera gara e sarebbe un cambio certo contro una squadra che giocherà col coltello tra i denti. L’ultima possibilità appare anche la più probabile: Lorenzo Pellegrini come incursore dietro il centravanti ma all’occorrenza anche terzo centrocampista, come capitato a San Siro contro l’Inter.
Sarà determinante indovinare la zona nevralgica del campo, visto che il Genoa ha 6 punti di vantaggio sull’Empoli terzultimo e cerca punti fondamentali per arrivare alla salvezza il prima possibile e proverà ad aggredire i giallorossi con un centrocampo solido che faccia ripartire le punte rossoblu più rapidamente possibile. La Roma necessita, quindi, di attenzione e concentrazione in ogni momento della partita perché saranno i dettagli a determinare chi arriverà in Champions e chi dovrà accontentarsi dell’Europa League.