9 Apr 2019In Breaking News4 Minuti

La Roma tra presente e futuro

INSIDEROMA.COM – MASSIMO DE CARIDI – Testa al campionato ma il pensiero va anche alla Roma che verrà. Quest’estate, infatti, ci sarà tanto da fare per rimediare a quanto fatto nel periodo romano da Monchi, che ha ridimensionato la qualità del parco giocatore non dando una svolta alle casse societarie ed anzi costruendo una rosa che sta facendo fatica ad arrivare in zona Champions League

IL NODO DS – Il primo tassello da inserire è quello del direttore sportivo. Varie soluzioni si affacciano: quella interna, che vedrebbe Francesco Totti prendere pieni poteri e Frederic Massara continuare le sue mansioni da ds ma l’altra costola della dirigenza con a capo Franco Baldini che spinge per Luis Campos, attualmente al Lille e Gianluca Petrachi, ora al Torino. Proprio con quest’ultimo lo stesso consulente del presidente Pallotta avrebbe avuto un incontro a Londra nei giorni scorsi per convincerlo a lasciare la società di Cairo ed a credere nella causa giallorossa. La svolta italiana permetterebbe una conoscenza radicata del nostro calcio e non ci sarebbe bisogno di apprendistato come capitato al nuovamente ds del Siviglia al suo arrivo nella Capitale e contemporaneamente sarebbe inserito un direttore sportivo che tanto bene ha fatto coi granata pur non avendo il budget dei top club italiani. 

LA SCELTA DEL TECNICO – Poi, sarà la volta dell’allenatore. Allontanato Di Francesco e chiamato Ranieri per “salvare il salvabile”, come si suol dire, servirà un tecnico in grado di sistemare le cose in una piazza stanca da 8 anni senza aver alzato neanche un trofeo e che abbia quindi capacità ed esperienza per sopportare i momenti di difficoltà e gli alti e bassi di tifoseria ed ambiente. L’arrivo di Giampaolo o Gasperini non farebbero fare questo salto di qualità ed anzi si rimarrebbe sulla falsariga di quanto fatto da Di Francesco, con l’aggravante che il mister abruzzese conosceva alla perfezione come funzionano le cose a Roma mentre gli altri 2 no. Per questo motivo, si spera di riuscire a convincere un grande nome ed affidargli la panchina giallorossa. I nomi sono quelli di Conte, Mourinho e Sarri. Il primo, però, vorebbe garanzie tecniche, la possibilità di giocare la prossima Champions ed uno stipendio da 10 milioni l’anno per 3 anni, come richiesto all’Inter. Difficile che possa esser accontentato. Il trainer portoghese ha voglia di tornare a confrontarsi col nostro calcio e le uniche opzioni possibili sono la sua Inter, il Milan e la Roma. I nerazzurri non pensano al ritorno dell’ex Manchester United, il Milan non pare una soluzione graditissima a Mou per i suoi trascorsi e quindi l’unica soluzione sarebbe proprio quella giallorossa ma con garanzie simili a quelle richieste da Conte. L’opzione più verosimile è quella di Maurizio Sarri, che non ha stabilito un ottimo rapporto con la tifoseria dei Blues, che ne chiedono l’esonero ogni volta che possono ma non ha intenzione di abbandonare l’opportunità offertagli di allenare un prestigioso club inglese a meno che non venisse mandato via.