La Roma esce con una pesante sconfitta dall’Olimpico contro il Napoli per 4-1. In gol Milik, Mertens, Verdi, Younes mentre per i giallorossi aveva segnato la rete del pari Perotti su rigore. Quarto posto sempre a 4 punti di distacco ma si fa sempre più dura.
Olsen 4 – Un pò incerto sulla prima rete degli ospiti sul tiro di Milik ma poi si rifà con una bella parata su Verdi, che respinge d’istinto. Malissimo nella ripresa, quando si fa passare sotto il braccio un passaggio di Callejon e Mertens segna a porta vuota. Il momento nero dell’estremo difensore svedese continua ed in molti chiedono l’ingresso di Mirante.
Santon 5.5 – Prova a difendere e ad attaccare ma in fase difensiva è sempre solo contro 2 e davanti è poco lucido nel momento dell’ultimo passaggio.Meno peggio, però, di tanti suoi compagni.
Manolas 6 – Il suo ritorno al centro della difesa è importante ma è l’unico giocatore del pacchetto arretrato in grado di far qualcosa di utile alla causa. Solo contro tutti con il Napoli diventa un’impresa impossibile. Ce la mette tutta anche se le sue condizioni non sono ottimali e fa anche qualche intervento di grande spessore.
Fazio 4 – Ormai il voto per l’argentino è una costante. L’attaccante avversario piccolo gira sempre dalle sue parti e lui va costantemente in affanno. Soffre tantissimo Mertens ma anche lo stesso Milik fa ciò che vuole e se non intervenisse Manolas in raddoppio, le cose andrebbero ancora peggio.
Kolarov 5 – Torna anche lui dopo un infortunio e si vede che non è al 100% ma fatica veramente tanto con Callejon, che lo prende di sorpresa spesso e volentieri. Davanti non è un fattore come accaduto in altre circostanze ma il suo ritorno può aiutare molto a dare un’alternativa alla manovra in fase di possesso con squadre inferiori ai partenopei.
De Rossi 5.5 – L’impegno non è mai mancato e non manca neanche in questa circostanza. Dopo una lunga assenza, non si può pretendere più di questo ma se deve fare il lavoro che faceva Strootman sino allo scorso anno per far giocare Nzonzi al suo posto, c’è qualcosa che non va ed è evidente. (80′ Kluivert s.v. – Tocca 2-3 palloni a gara compromessa).
Nzonzi 4 – Altro giocatore dal voto negativo costante. Lento, macchinoso, appare svogliato ed il pubblico lo becca quando prova a fare dei passaggi a breve distanze e li sbaglia. Il suo acquisto è lo specchio di quest’annata che appare sempre più fallimentare.
Cristante 5 – Un pò meglio del francese perché almeno è un pò più dinamico e tenta la conclusione ma continua a cambiare posizione di partita in partita ed anche nel corso della stessa non trovando quasi mai il bandolo della matassa. Dovrebbe andare con più convinzione sui contrasti, che continua a perdere.
Perotti 6.5 – L’argentino è l’unico che cerca in tutti i modi di impensierire la difesa azzurra ma i compagni non lo assistono e predica nel deserto. Suo il gol su rigore che dà un minimo di speranza ad una squadra che definire tale è un eufemismo. (80′ Under s.v. – Unica buona notizia di giornata è il ritorno in campo del turco. Pochi minuti per tornare a mangiarsi l’erba e fare qualche corsa ma riesce a fare poco altro nel poco tempo concessogli a match ormai concluso).
Schick 5 – Parte sulla fascia destra offensiva ma si accentra sempre ed in copertura è latitante e lascia sempre Santon contro 2. Davanti si pesta i piedi con Dzeko con cui non dialoga praticamente mai. Il bagliore nel buio è l’anticipo su Meret nell’azione del rigore ma fa poco altro. (63′ Zaniolo 5.5 – Entra a poco meno di mezz’ora dalla fine a causa di un virus che lo ha colpito la notte di venerdì. Tenta qualche giocata ma la difesa del Napoli è concentrata e gli lascia poco spazio).
Dzeko 4 – Chiamare Chi l’ha visto? al più presto. Il centravanti bosniaco gioca in maniera svogliata, facendo il suo e col freno a mano tirato. Sembra un corpo estraneo dalla squadra e non fa nulla per cambiare le cose. Mancano 9 giornate al termine della stagione, almeno l’impegno sino alla fine, poi se lui e la società dovessero decidere di separarsi, amici come prima ma con un certo rispetto verso i tifosi.
Ranieri 5 – La squadra non c’è. E’ arrivato da 3 incontri e quindi le sue responsabilità sono molto limite ma non è riuscito a dare coraggio e forza ad una squadra che tutto appare tranne che un gruppo. Ognuno pensa al proprio orticello e non fa nulla in più. Forse non era tutta colpa di Di Francesco come dicevano i suoi detrattori ma magari di chi ha speso più di 150 milioni per comprare Olsen, Santon, Bianda, Cristante, Coric, Nzonzi, Pastore e Kluivert…