7 Apr 2020In Rassegna stampa2 Minuti

Lippi: “Zaniolo potrebbe essere per Mancini quello che è stato per noi Totti nel 2006”

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Al quotidiano sportivo ha parlato l’ex ct dell’Italia campione del Mondo del 2006, Marcello Lippi. Le sue dichiarazioni tra emergenza Coronavirus e uno sguardo alla Nazionale:

Vedremo diversamente la vita, e il calcio, dopo?
«Probabile. Ma non parlo solo di incazzature per una sconfitta. Spero che, chi decide, stia pensando al calcio dilettantistico che rischia di scomparire. Spero lo protegga. Quello d’élite ne uscirà sicuramente ridimensionato, ma tutto sommato non sarebbe neanche un male».

[…]

Lei quando ripartirebbe con il calcio?
«Soltanto quando saremo a contagi zero. Non importa se a porte aperte o chiuse: non è questo il problema. Il problema è che impossibile non succeda qualcosa se una squadra, una cinquantina di persone in tutto, viaggia e incontra camerieri, cuochi, autisti… Solo quando questa guerra sarà vinta dovremo ripartire. E dalla 26ª giornata. Niente play-off o altre formule, per carità. Dodici giornate. Non è giusto che chi ha fatto sei mesi eccezionali debba giocarsi tutto in due partite, e lo stesso per chi sta lottando per la retrocessione. Campionato e coppe: non si comincia la nuova stagione prima di aver finito questa. La prossima partirà più tardi, avrà qualche turno infrasettimanale. Non importa. E non è soltanto questione di campo…».

Perché?
«S’immagina che cosa accadrebbe con un’assegnazione straordinaria? Tra reclami, ricorsi, avvocati, tribunali… non ne usciremmo più».

[…]

Permette almeno una domanda sulla Nazionale?
«Certo. Mi spiace per l’Europeo saltato, ma l’Italia è così forte che farà benissimo anche nel 2021. E aggiungo, con la passione con cui un nonno può seguire il nipote: recupererà giocatori importanti come Zaniolo. Magari per Mancini potrebbe essere quello che è stato per noi Totti».