LEGGO – E’ quello che poteva essere (Conte) contro quello che è (Fonseca). E’ la coppia terribile Lukaku-Lautaro contro il muro Smalling-Mancini. E’ Zaniolo contro il suo recente passato. Ma soprattutto è la sfida, in attesa di Lazio-Juve, che può ribaltare il podio del campionato. E’ Inter-Roma, una partita che non è mai stata banale e che vivrà stasera a San Siro uno dei suoi capitoli più caldi.
I nerazzurri, infatti, ci arrivano da primi della classe nonostante il centrocampo dimezzato mentre i giallorossi sono rinfrancati dalle 6 vittorie nelle ultime 8 partite e dal recupero lampo di Dzeko che ha smaltito la febbre. «Potrà giocare – sentenzia Fonseca anche se poi scherza -. Mi chiedete se giocherà titolare? Vabbè allora dico di no». Sereno il portoghese ma estremamente concentrato anche quando si parla del contatto Conte-Roma in estate: «Non parlo del passato, ma per me è un onore se i dirigenti giallorossi hanno parlato di Conte per la Roma e oggi sono io qui ad allenare. È un grande tecnico. L’Inter ha un’idea di gioco molto precisa. Iniziano la costruzione con tre giocatori, ma hanno una dinamica molto interessante».
Conte da Milano ringrazia e ammette di essere stato vicino alla Roma: «Fonseca è bravissimo e si è adattato subito. In estate Totti mi ha chiamato per allenare la Roma. Ho fatto delle valutazioni in maniera molto serena e non ho sentito fosse il momento giusto pur sapendo che Roma è una grandissima piazza e sarebbe un’esperienza incredibile».
Ma torniamo a Fonseca e a una gara (con 3500 tifosi al seguito) che potrebbe riaccendere anche i sogni scudetto: «Non mi interessa Lazio-Juve. È il tipo di gara che noi vogliamo giocare. Per me è una grande opportunità per la nostra squadra di dimostrare che siamo in un buon momento. Dal punto di vista personale però non cambia niente: è vero che giochiamo contro una delle migliori squadre italiane in un grande stadio con tanti tifosi, ma non è speciale per me».
Non ci sarà Fazio, fermato da un problema all’adduttore, mentre davanti al posto di Kluivert sarà ballottaggio: «Perotti e Mkhitaryan stanno bene e sono pronti. Anche Florenzi può giocare alto. Under invece deve migliorare soprattutto in fase difensiva».