18 Mag 2019In Rassegna stampa3 Minuti

Pallotta contestato sotto la sede

IL TEMPO – BIAFORA – Un sit-in pacifico per contestare la decisione presa dalla società su De Rossi. Dopo la prima protesta avvenuta a Trigoria e il colloquio con il capitano, Massara e Ranieri, ieri è andata in scena una nuova manifestazione di altri gruppi del settore caldo del tifo romanista, che sui social avevano lanciato l’iniziativa invitando a partecipare “Chiunque si senta tradito nell’animo, chiunque ritenga giusto mostrare il suo disappunto, come lo ritengono giusto i ragazzi della Curva Sud perché la Roma è un bene comune ed è del suo popolo”. Circa duemila i presenti a Piazza Marconi, proprio davanti alla nuova sede della società, inaugurata il 22 febbraio scorso. All’interno della struttura non c’erano dirigenti, partiti alle 16.05 con la squadra alla volta diReggio Emilia, o dipendenti, che come da indicazione delle forze dell’ordine avevano lasciato gli uffici intorno alle 13. Il raduno per mostrare il dissenso per l’addio di De Rossi è durato quasi due ore e, tranne per qualche minuto di leggera tensione per un presunto avvistamento di Baldissoni, in realtà in treno con i giocatori, il tutto si è svolto senza l’intervento della polizia, sul luogo con cinque camionette. I tifosi, oltre ad intonare diversi cori contro Pallotta, Baldini, Baldissoni e Fienga, hanno esposto numerosi striscioni: “Le bandiere non si ammainano, si difendono e si onorano. Dirigenza di cialtroni senza rispetto”, “L’AS Roma è la nostra leggenda… solo gli indegni la chiamano azienda”, “Stemma, bandiere e simboli di Roma. La vostra azienda deve finire ora”, “L’AS Roma appartiene a noi” e uno contro il nuovo Stadio della Roma. Alcuni ultras hanno spiegato che gran parte di loro sono a favore della costruzione dell’impianto a Tor di Valle e si tratta di una provocazione ai danni di Pallotta, dopo che il presidente aveva sollecitato i tifosi a farsi sentire con il Comune. Tra cori, bandiere e fumogeni, parte del popolo romanista ha mostrato ancora una volta l’affetto per De Rossi, a cui era stata dedicata un’altra scritta sotto casa: “Daniè caricaci ancora sulle spalle… dove il tempo non esiste”.