LA GAZZETTA DELLO SPORT – La Roma si prepara a prendere connotati sempre più statunitensi, quasi in stile Nba. James Pallotta infatti è tra gli azionisti dei Boston Celtics, Dan Friedkin invece – che vorrebbe rilevare la società giallorossa- nel 2018 è stato ad un passo dall’acquistare gli Houston Rockets il fondo statunitense York, che sarà partner del magnate ceco Radovan Vitek nel rilevare le tre società di Luca Parnasi, fra cui quella che detiene i terreni di Tor di Valle, – dove dovrebbe sorgere il nuovo stadio della Roma – è azionista di minoranza dei Milwaukee Bucks. Un elemento comune – l’Nba – che potrebbe diventare interessante anche per la Roma, che avrà sempre pi bisogno di incrementare gli introiti, soprattutto se nei prossimi mesi dovessimo assistere ad una una eventuale, temporanea, coabitazione tra Pallotta e Friedkin, supportata dall’esterno, per la questione stadio, dal tandem composto da Vitek e dal fondo York.
A luglio Friedkin potrebbe far ripartire la trattativa, ma al momento sembra difficile che possa presentarsi con un’offerta superiore ai 500 milioni, molto meno rispetto ai circa 700 pattuiti in inverno. Starà a Pallotta decidere. Ieri il presidente ha smentito a «LaRoma24» una nuovo offerta di Friedkin di 455 milioni («fake news»), precisando: «Sono in contatto con molte persone tutto il giorno e tutto l’anno. Non ho niente altro da dire».