Pallotta partecipa all’aumento di capitale con 40 milioni e ne chiede 750 a Friedkin
IL MESSAGGERO – CARINA – La trattativa per la cessione della Roma, dopo il soggiorno di Friedkin nella Capitale, è nella fase cruciale. Pallotta, pronto a versare 40 milioni (su 150) dell’aumento di capitale, aspetta la risposta del californiano. La valutazione del pacchetto di maggioranza è di 750 milioni, compresi gli 80 spesi per lo stadio. Ma il presidente, intenzionato a restare da socio di minoranza, non spinge il tycoon a investire subito l’intera cifra. L’accordo va però trovato in fretta (a dicembre): Pallotta, contando nel miglioramento dei conti nel 2020, è convinto di poter chiedere almeno 1 miliardo se l’affare sarà chiuso più avanti. Friedkin, però, ha ancora qualche dubbio (sullo stadio). Il ceo Fienga, intanto, conferma la linea dell’attuale proprietà: «Il progetto di ristrutturazione ha condotto a un profondo ripensamento della struttura interna, di uomini e di ruoli, portando a una richiesta di sostegno della società all’azionista. Che ha approvato l’aumento di capitale, avviando tutto quello che normalmente si fa in queste situazioni e quindi il coinvolgimento di altri. Ora è importante che il progetto sia confermato e il sostegno garantito. Io come ceo sono estremamente tranquillo. Ogni discorso, pure se non rapido come si dice, sta andando in questa direzione. Il sostegno c’è. Così il progetto va avanti, si consolida e diventa più forte, speriamo riesca ad accelerare».