IL TEMPO – BIAFORA – Nessun allarme, si tratta di una normale trattativa di mercato tra due club. E’ questo il riassunto del pensiero del direttore sportivo Petrachi e del suo braccio destro De Sanctis nell’apprendere il rifiuto del Manchester United ad accettare l’offerta per completare subito l’acquisto a titolo definitivo di Smalling. La scorsa settimana la Roma ha infatti inviato ai Rd Devils una prima proposta ufficiale per assicurarsi anche per il futuro il difensore centrale, arrivato negli ultimi giorni di mercato in prestito secco in cambio di tre milioni di euro. La società inglese ha rispedito al mittente la prima avance, non reputando congrua l’offerta da circa dieci milioni messa sul piatto da Trigoria. Niente di imprevisto per Petrachi, consapevole che il Manchester valuta Smalling sui 18-20 milioni. Il ds, anche in considerazione dell’età del calciatore (compirà 30 anni il 22 novembre), è partito da una prima proposta pari alla metà della richiesta per cercare di scalfire le resistenze della controparte, comunque disponibile a cedere il classe 1989. La Roma può inoltre far leva sulla volontà del calciatore, che ai suoi agenti ha detto chiaramente di voler rimanere in giallorosso: si è già parlato di un contratto fino al 2024. Non devono preoccupare neanche le parole dello stesso Smalling, intervistato sull’argomento dopo la partita con il Parma: «Volevo impormi alla Roma e le cose stanno andando anche meglio del previsto. Mi sono ambientato molto bene e lo ha fatto anche la mia famiglia. Se loro sono felici lo sono anche io e poi lo si vede in campo. La mia preoccupazione è di fare una bella stagione alla Roma, poi a bocce ferme parleremo del futuro. E evidente che mi manca il Manchester United, ma sono molto contento di questo mio nuovo capitolo, sono concentrato a far bene in Italia. Per il momento – la chiosa del difensore già entrato nel cuore dei tifosi romanisti – sono soddisfattissimo della mia esperienza qui». Nel frattempo Francesco Calvo, Chief Operating Officer della società giallorossa, ha presenziato a Casa Milan al workshop organizzato dai rossoneri con l’obiettivo di trovare una risposta concreta al problema del razzismo negli stadi. una battaglia su cui il club di Pallotta è sempre in prima linea. Da segnalare poi che con la quarta ammonizione, Zaniolo è a rischio squalifica. Il classe ’99 è ancora il calciatore più falloso del campionato, con 27 falli commessi, un dato curioso ed inaspettato.