GAZZETTA DELLO SPORT – Su Instagram era stato chiaro: «Zaniolo è l’esempio lampante che i giovani talenti in Italia non mancano. Servono solo le opportunità per dimostrarlo». E Simone Perrotta è felice che sia proprio la sua Roma a crederci.
Zaniolo, quindi, sta illuminando una strada da seguire? «Sì, con i giovani che valgono serve coraggio, proprio come ha fatto la Roma. Con il Porto Zaniolo mi è piaciuto non tanto per la doppietta, ma per come è stato dentro la partita, perché sembra già un calciatore con grande esperienza: aiuta, protegge la palla, crea gioco. I gol sono solo la classica ciliegina su una torta di per sé già buona».
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A Roma in tanti paragonano questo Zaniolo al primo Totti. «In Italia si va sempre alla ricerca di paragoni, così gli facciamo del male. Nicolò ha dimostrato qualità importanti, io lo farei crescere senza confronti. Anche perché, pure cercando, francamente non li trovo. Per caratteristiche forse ci rivedo un po’ Bernardeschi, ma non Totti. Sono così diversi…».
Qualcuno ha pensato anche di dargli la maglia numero dieci. «Prima o poi qualcuno prenderà quella maglia e si assumerà la responsabilità di portarla, con tutto il peso che ne potrà conseguire, visto quello che ha rappresentato Francesco Totti. Ma ci andrei piano. Zaniolo ha giocato diverse partite buone. Ma sono ancora poche».