IL MESSAGGERO – CAPUTI – Mai come ieri allo stadio Mazza di Ferrara abbiamo compreso cosa sia il calcio al tempo della Var. Assurdo o paradossale che sia, passare da una rete segnata e azzerata per un rigore concesso per una azione avvenuta poco meno di un minuto prima, è il nuovo modo di vivere una partita di calcio. È complicatissimo abituarsi e soffocare la gioia per un gol in attesa del check ma dobbiamo adeguarci. Con la tecnologia il calcio è sicuramente più giusto di prima e ne vale la pena. Piuttosto, mentre il Var riduce gli errori e muta il nostro modo di seguire le partite, è inammissibile quanto accaduto nel match di Lega Pro tra Cuneo e Pro Piacenza. Una vergogna alla quale il presidente della Figc Gravina deve porre fine una volta per tutte, senza se e senza ma. Icardi, Piatek e Zaniolo sono tra i principali protagonisti del momento. E non è un caso che le loro storie s’intreccino con quelle delle loro squadre in piena lotta per i posti Champions. Icardi, degradato e momentaneamente infortunato, fa discutere ma intanto la sua assenza sembra aver compattato l’Inter che resiste al 3° posto. Piatek, 6 reti in 5 gare con il Milan, è una rivelazione doppia, prima con il Genoa e ora in maglia rossonera. Il polacco inventa gol e, al contrario di Higuain, sta facendo la differenza. Zaniolo è un talento esploso così rapidamente da essersi ritrovato in pochi mesi al centro dell’universo calcistico. Se gestirà il peso di questa debordante popolarità, allora sì che potrà diventare un campione.