REPUBBLICA – PINCI, CARDONE – Venti milioni. Servono venti milioni per innescare il rimbalzo di attaccanti tra Roma, Milano e Torino: il giallorosso Dzeko all’Inter, lo juventino Higuain alla Roma e l’interista Icardi alla Juventus. Ma perché tutti vivano felici e contenti servono quei benedetti 20 milioni. Se l’ad nerazzurro Marotta li versasse sul conto di Pallotta, il giro si farebbe improvvisamente concreto: da Trigoria non ci penserebbero un minuto e proverebbero a sferrare l’assalto decisivo a Higuain. La formula dell’accordo con la Juve è già stata studiata: 9 milioni di prestito, riscatto a 27 milioni un anno dopo, a patto però che il giocatore spalmi su 4 anni i quasi 9 milioni di stipendio che dovrebbe percepire nelle prossime 2 stagioni. La Juve non aspetta altro: si liberasse del Pipita — e anche di Mandzukic, o in alternativa Kean — avrebbe il gruzzolo da investire con tutta calma su Icardi. Sapendo che a fine mercato le condizioni per prenderlo potrebbero essere davvero vantaggiose: basterebbero pochi milioni in più dei 36 garantiti dalla Roma per Higuain. Completando il più grande domino di attaccanti della storia recente della Serie A. La questione Lukaku C’è un grosso “ma” e si chiama Romelu Lukaku. Il centravanti del Manchester United è la garanzia che ha convinto Conte a sposare l’Inter: solo che a Old Trafford pretendono 80 milioni per lasciarlo andare. Dalla Spagna giurano che l’accordo l’Inter lo avrebbe già trovato. Finché dalla Cina non daranno il via libera all’affare però — e i tempi sono sempre generosi — meglio non sbilanciarsi. Se l’affare decollasse, l’Inter non ci penserebbe proprio a sborsare quei famosi 20 milioni per Dzeko, anni 33 e contratto in scadenza con la Roma tra meno di 12 mesi: piuttosto aspetterebbe l’ultimo giorno di mercato per spuntare condizioni favorevolissime. Altra storia se Lukaku sfumasse o se i tempi si dilatassero eccessivamente. Conte smania: c’è Juve-InterPerché Conte smania eccome e il motivo è la sua solita ossessione: tra sette giorni esatti infatti l’Inter, appena partita per la Cina, affronterà a Nanchino — non sfuggirà che si tratta della città di Suning — nientemeno che la Juventus. Ossia la grande “nemica” di Conte. Che però oggi dovrebbe affrontarla con la coppia d’attacco Colidio-Puscas: ragazzini. Non basta Sturridge, alternativa da prendere a costo zero, per tranquillizzarlo. L’occasione cinese La soluzione ai suoi malumori sarebbe proprio a portata di mano: 20 milioni e via. O magari gli 80 per Lukaku. In Cina, a casa Suning, Conte avrà l’occasione di strappare una nuova promessa sul gigante belga e Dzeko. Affare che darebbe il via libera al domino dell’estate.