IL TEMPO – AUSTINI – Impossibile decidere adesso, ma qualche idea è bene prepararla. E la Roma un principio lo ha già stabilito: se il campionato 2019/20 non dovesse mai riprendere, oppure se le partite restanti si giocassero tutte a porte chiuse, i tifosi avranno diritto a una sorta di premio. Dal punto di vista contrattuale, agli abbonati non spetta un rimborso. E specificato nelle condizioni di sottoscrizione della tessera: «In caso di squalifica dello Stadio Olimpico di Roma, obbligo di disputare partite casalinghe a porte chiuse e/o chiusure di settori disposti per legge, regolamenti o provvedimento di autorità pubbliche o sportive (inclusi, tra queste, gli organi di giustizia sportiva) – si legge nel contratto di abbonamento del club giallorosso – il titolare non ha diritto al rimborso, neanche parziale dell’abbonamento, salvo non derivino da responsabilità diretta di AS ROMA».
Lo stop causa emergenza coronavirus rientra nella casistica del «provvedimento di autorità pubbliche» e quindi la società non sarebbe tenuta a risarcire i tifosi. Una clausola equivalente è presente nei contratti di altri dieci club di serie A ed è probabile che la Lega stabilisca nelle prossime settimane un principio unico per tutti. Ma quando ci sono in mezzo soldi e interessi dei singoli, non sarà facile trovare un punto d’incontro.
In ogni caso la Roma vuole venire incontro ai tifosi più affezionati e la prima idea dei dirigenti, da sviluppare e confermare, è quella di un credito offerto a coloro che vorranno abbonarsi per la prossima stagione. Nel frattempo è già partito il rimborso per i 18mila biglietti venduti per Roma-Siviglia di Europa League, così come quello concesso ai tifosi giallorossi che avevano acquistato un tagliando del settore ospiti perla sfida di andata annullata in Spagna. Facendo due conti, al termine del campionato mancano sei gare casalinghe (Sampdoria, Udinese, Parma, Verona, Inter, e Fiorentina), gli abbonati perderebbero quindi quasi un terzo del «pacchetto» di 19 partite, da quantificare a seconda del settore scelto e del relativo costo. Quest’anno la Roma ha 21.671 abbonati che hanno fruttato poco più di 11 milioni di euro nelle casse.
Il danno per mancati ricavi al botteghino è condizionato dall’eventuale prosecuzione del cammino in Europa League, dove una singola gara può garantire dal milione e mezzo in su, ai quali ne vanno aggiunti almeno 4 per le gare di campionato saltate. Un conto che la Roma non vuole far pagare ai suoi tifosi.