IL TEMPO – BALDINACCI – Esistono partite che valgono un’intera stagione e questa è una di quelle”. Francesco Acerbi parla da veterano, ci crede come un tifoso e carica la squadra come un leader. Non si direbbe mai che sulle spalle ha appena un derby giocato in maglia biancoceleste (peraltro una delle sue peggiori prove da quando è arrivato nella Capitale). Quello finito male nel girone d’andata e perso 3-1 dalla Lazio lo scorso 29 settembre. II difensore avrebbe sperato in un esordio migliore nella sua prima stracittadina, adesso pretende con tutte le forze di poter assaporare la vittoria nella gara più importante della Capitale. Ci ha messo un attimo a capi-e quanto valga una partita di questo tipo, nell’eterna lotta tra biancocelesti e giallo-rossi. Ci ha messo un attimo anche a diventare leader della difesa e un uomo imprescindibile per Inzaghi. Alla Lazio ha consacrato la propria carriera nel giro di pochi mesi, non ha sbagliato praticamente nulla in ogni match disputato. E cominciano a essere parecchie le prestazioni da 7 in pagella. Francesco è inossidabile, glielo ha insegnato -a sue spese – la vita.
Finora in stagione ha collezionato 34 presenze in tutte le competizioni, per l’incredibile totale di 3070 minuti in campo, con 3 gol e un assist a impreziosire la prima stagione romana. Lui c’è sempre stato, tanto che ha saltato una sola partita e non certo per sua volontà. L’espulsione di Napoli a gennaio e la conseguente squalifica hanno interrotto la straordinaria striscia di 149 gare consecutive (dall’ottobre 2015) e l’inseguimento al record di Zanetti. L’ex Sassuolo è ripartito e non si è più fermato. Ha condotto la difesa quando era in piena emergenza, lui unico reduce e c-mandante. Nella semifinale di andata contro il Milan all’Olimpico è stato il migliore in campo, lo sa bene Piatek: Acerbi lo ha completamente annullato. E’ stato decisivo nell’alzare il muro difensivo che, nonostante le assenze dell’ultimo periodo, si è rivelato più solido delle aspettative. I gol subiti restano ancora troppi, è vero. Dall’inizio del 2019 sono state 11 le reti incassate in 10 partite mentre dall’inizio della stagione sono state 43 in tutte le competizioni. In Serie A la Lazio è la sesta difesa del campionato con 27 gol subiti: peggio di Milan e Torino ma meglio di Atalanta e Roma. L’altro lato della medaglia ricorda che s-no 8 i clean sheet stagionali, l’ultimo proprio in Coppa Italia. Era fondamentale nel primo round casalingo, sarà ancor più importante nel derby con i giallorossi che possono vantare il quarto miglior attacco del campionato.
Acerbi guiderà la difesa insieme al senatore Radu, al rientro dalla squalifica in Coppa Italia e alla 17esima presenza in un derby. Sarà Bastos, ormai pienamente recuperato e in condizione, a completare la retroguardia. Lulic, Leiva e Immobile sono certi di una maglia da titolari ma Inzaghi conserva qualche dubbio. Ha provato Luis Alberto mezzala, ma lo spagnolo potrebbe muoversi sulla trequarti (a scapito di Correa) con Milinkovic-Savic e Parolo a centrocampo. Sulla corsia destra invece è apertissimo il ballottaggio tra Romulo e Marusic.