LA GAZZETTA DELLO SPORT – Adesso tocca a lui, ad Alessandro Florenzi. A meno di terremoti, il nuovo capitano giallorosso sarà un altro romano e romanista, anche se l’eredità – dopo Totti e De Rossi– è pesantissima. E così Florenzi, senza alcun preavviso, si ritrova ad essere capitano assoluto di una squadra seguito da uno zoccolo duro di ultrà che, fino a pochi mesi fa, lo chiamava «trenta denari», alludendo a una incongrua vocazione a essere mercenario, eredità della trattativa per il contratto. Certo, il gol contro la Juve è parso essere il viatico a una totale riconciliazione, ma la strada è lunga, senza contare che forse l’ultima parola dovrà essere detta dal prossimo allenatore. Comunque Florenzi ha voluto ringraziare De Rossi con un lungo post che si chiude così: «Grazie per avermi fatto capire cosa vuol dire la parola Capitano». L’altra faccia della romanità evocata da De Rossi è quella di Pellegrini, peraltro appetito da tanti club. Se l’addio del suo capitano è stata una mazzata, per lui ieri è pero arrivata una buona notizia: nessuna lesione ma solo sovraccarico al flessore. Per il match col Sassuolo ci proverà.