21 Mag 2019In Rassegna stampa3 Minuti

All’Olimpico saranno in 60 mila per salutare De Rossi

GAZZETTA DELLO SPORT – CECCHINI, ZUCCHELLI – Il tempo è solo una variabile e non occorre scomodare Einstein per capirlo. La settimana di Daniele De Rossi, infatti, sarà brevissima ed infinita, visto che in fondo alla strada – domenica sera contro il Parma – ci sarà la sua ultima partita nella Roma. E così sono già cominciati i preparativi. La squadra giocherà con la nuova maglia che, come fu per Totti, sarà l’ultima indossata da Daniele. La festa in sé sarà semplice: il giro di campo e poco altro. Non è previsto nessun discorso, ma non è escluso che il capitano improvvisi, anche se di sicuro comprerà una pagina di giornale per ringraziare tutti. Per la Roma ad omaggiarlo sarà Totti, l’unico della dirigenza che può scendere in campo senza essere contestato (perché la contestazione ci sarà, e non banale). La «DeRossimania» comunque è cominciata, come testimonia anche Instagram, visto che ieri Daniele ha fatto una passeggiata punteggiata di selfie, con la gente in lacrime che se lo abbracciava. Intanto anche i tatuatori si fregano le mani, perché tanti tifosi prenotano «lavori» celebrativi. Nessuna sorpresa, visto che ieri è stato celebrato anche dai tifosi della Lazio (con uno striscione), oltre che da Lippi e Antognoni.

Futuro misterioso

Per quanto riguarda il futuro, tutto di deciderà nella seconda metà di giugno. Oltre alle parole di stima di Giampaolo («lo vorrei nel mio staff»), chi si è fatto avanti davvero è solo il Boca Juniors di Burdisso. Alcuni soci di Pallotta potrebbero portarlo ai Los Angeles Fc per dar vita a un derby con Ibra (ai Galaxy). Segnalata la stima che nutre per lui anche Guardiola, che lo prenderebbe volentieri nel suo staff, De Rossi deciderà anche in base alle esigenze familiari. Con lui andrebbero la moglie Sarah e i figli più piccoli (Olivia e Noah, 5 e 3 anni), mentre Gaia, 14 anni a luglio, dovrebbe restare qui con la madre, la ex Tamara Pisnoli. Anche Sky lo corteggia, se dovesse smettere. Quest’ultima «avance» potrebbe anche non essere fuori luogo perché, se nessuna delle proposte ricevute lo convincesse, De Rossi potrebbe anche decidere di smettere e studiare per diventare allenatore, magari girando il mondo per aggiornarsi. Ma sempre con la Roma nel cuore.