IL TEMPO – BIAFORA – Una piccola rivoluzione è intanto all’interno della Roma anche dal punto di vista commerciale oltre a quella che riguarda il futuro della società. È notizia di pochi giorni fa la rescissione consensuale dell’accordo che legava il club alla Nike ed un altro passo compiuto dalla dirigenza è quello legato ad un cambiamento nella gestione dei Roma Store. Già prima della diffusione del Coronavirus i vertici giallorossi avevano optato per un cambio di rotta rispetto al passato – meno negozi in generale e più di proprietà – e dal 2018 ad oggi sono diversi gli esercizi non di proprietà diretta che sono stati chiusi peri più svariati motivi da chi ne aveva la gestione. Gli store di Via Nazionale, Via Appia, Viale della Primavera, Via Tuscolana, Via di Portonaccio, Centro Commerciale Euroma 2, Centro Commerciale Dima, Centro Commerciale La Romanina e Area Commerciale Parchi della Colombo hanno abbassato le saracinesche, oltre allo store presente all’interno del Centro Commerciale RomaEst, l’unico di quelli chiusi che era direttamente controllato dalla Roma. Ad oggi sono soltanto sei i negozi giallorossi aperti in cui è possibile acquistare tra le altre cose la nuova maglia appena presentata: Via del Corso, Piazza Colonna, Via Arenula, Viale Marconi, Valmontone Outlet e Parco Commerciale «DA VINCI», Rispetto ai circa quindici esercizi del passato c’è stato già un pro fondo cambio di rotta (a dicembre 2019 ne erano rimasti otto), ma la più che probabile cessione da parte di Pallotta e gli stravolgimenti all’economia causati dal Covid hanno in parte rallentato quella che era la nuova idea li sviluppo. A breve ai locali ancora in funzione se ne aggiungerà uno nuovo, che sarà aperto a Via Ottaviano: il negozio si troverà a due passi dal Vaticano in linea d’aria sarà il più vicino allo Stadio Olimpico. Intanto la società continua a muoversi per la prossima stagione sulla questione abbonamenti, A Trigoria l’obiettivo è quello dî riuscire ad effettuare una campagna per -le partite casalinghe del prossimo anno e per questo motivo sono andate in scena diverse riunioni con gli altri club di Serie A. L’attuale DPCM scade il 31 luglio e non permette l’ingresso dei tifosi negli impianti calcistici: dal Govemo non è arrivata ancora una decisione definitiva su ciò che verrà stabilito da inizio agosto, con le società che spingono per riaprire gli stadi dall’ultima giornata di campionato. Se si dovessero applicare al calcio le norme sul distanziamento che riguardano gli altri eventi simili, all’Olimpico
la Roma potrebbe vendere up biglietto ogni tre seggiolini e, nonostante questa limitazione, ci sarebbe la volontà di partire comunque con la campagna abbonamenti. La capienza totale sarebbe di circa 22mila posti, con una criticità che riguarderebbe la Curva Sud, esaurita in abbonamento. Se non si riuscisse a lanciare i tagliandi stagionali l’idea è di dare comunque una prelazione sui biglietti singoli ai tifosi che avevano sottoscritto le tessere per l’attuale stagione e che sono stati rimborsati tramite un voucher, spendibile entro 18 mesi.