22 Nov 2019In Rassegna stampa2 Minuti

Andressa: “Per cambiare le cose si deve lavorare insieme: Italia, Spagna, Brasile, qualsiasi parte del mondo. Solo insieme si può”

Andressa Alves, intervistata dal quotidiano sportivo Gazzetta Dello Sport, ha parlato del match di domenica contro la Juve che si terrà al Tre Fontane. Queste le sue parole:

Lei è brasiliana, ma viene dalla Spagna, dove le calciatrici scioperano per l’uguaglianza anche, ma non solo, per il salario minimo garantito.
«Per cambiare le cose si deve lavorare insieme: Italia, Spagna, Brasile, qualsiasi parte del mondo. Solo insieme si può».

Sempre in tema di Spagna, differenze tra quel campionato e la Serie A?

«Non credo tantissime. Ci sono tre o quattro squadre molto competitive, come Barça o Atletico, e altrettante qui. È un campionato interessante».

La Juventus, che affronterete domenica al Tre Fontane, è la favorita?

«Per il campionato sì, sono forse la squadra da battere. Ma anche la Roma è forte, ve lo assicuro ».

Come ci arrivate?
«È una partita che si prepara da sé, un “classico” e abbiamo avuto una settimana per prepararci dopo l’ultima sconfitta ».

Cosa non è andato contro la Florentia?
«Non abbiamo fatto i gol che dovevamo fare, segnare è importante. Non è stata una buona giornata per la Roma, credo che avremmo potuto fare di più; questi tre punti persi potrebbero pesare molto alla fine del campionato».

Cosa ruberebbe alla Juve?
«Niente. Loro sono loro, noi siamo noi. Siamo una squadra che vuole vincere e domenica farà di tutto per dimostrarlo».

Come si trova a Roma? Sa che questa è sempre stata una città speciale per i suoi connazionali calciatori?

«Certo che lo so. Conosco Falcao, un idolo, e poi Cafù, Julio Baptista, Marquinhos e in tempi più recenti Alisson. C’è sempre stato un legame confidenziale e infatti io qui mi trovo molto bene».