MESSAGGERO – CARINA – Definito l’acquisto di Pau Lopez (al Betis 23 milioni più la rinuncia della percentuale del 50% sulla futura rivendita di Sanabria, per un minimo di 7,5 milioni) il prossimo obiettivo del ds salentino riguarda la mediana. Con il Milan ad un passo da Bennacer, la Roma ha un’autostrada davanti a sé per il francese. L’offerta giallorossa al calciatore è la più alta ricevuta dal suo entourage: quinquennale da 2,7 milioni più un bonus di 1 milione al raggiungimento della qualificazione in Champions. Da limare, invece, la richiesta della Fiorentina che valuta il centrocampista 25 milioni. A differenza di quanto accaduto con il Milan (dove sono state rifiutate le contropartite tecniche Laxalt, Biglia e Borini), a Firenze – al netto delle dichiarazioni pubbliche – sono disposti a parlare di Defrel. Come già successo nel duplice affare Manolas-Diawara con il Napoli, la differenza sul cash la farà la valutazione dell’attaccante. Dopo gli 11 gol con la Sampdoria, Petrachi punta ad ottenere almeno 15 milioni, ai quali poi aggiungere il conguaglio economico. Pradè fa il suo lavoro e gioca al ribasso. Trattativa in corso. Veretout, intanto, andrà regolarmente in ritiro a Moena, aspettando novità.
RIFLESSIONI SUL DIFENSORE – A sorpresa, invece, quella che sembrava una trattativa in via di definizione ha subito uno stop. Il che non vuol dire che non possa ripartire ma al momento per Mancini c’è da registrare una frenata. Un po’ per le richieste dell’Atalanta (25 milioni più bonus) ma non va sottovalutata una riflessione in atto da parte della Roma che considerata l’entità dell’investimento non vuole sbagliare. Senza dimenticare che Mancini è l’alternativa a Lyanco, pallino del ds salentino, per il quale bisognerà però attendere di capire il cammino del Torino in Europa League. Qualora i granata non riuscissero a superare i preliminari, Petrachi tornerebbe alla carica.
TOTTI E IL FUTURO – S’è riaperto intanto il canale Shanghai-El Shaarawy. Il Faraone – che inizialmente aveva detto no al trasferimento – non appare più così contrario all’addio alla Roma. Che però per cedere l’attaccante chiede almeno 26 milioni. Club cinese – considerando che il nazionale azzurro ha appena un anno di contratto – è fermo a 20. Se lo stallo non si sblocca, lo Shanghai è pronto a virare su Cuadrado. Dal Brasile il papà di Gerson assicura che il figlio «giocherà all’80% nel Flamengo». Percentuali non buttate lì a caso. A gennaio, infatti, quando a guidare la direzione sportiva della Roma c’era ancora Monchi, il club rubronegro aveva offerto 8 milioni proprio per l’80% del cartellino. In quel periodo il centrocampista sembrava essere in ascesa e considerando il valore residuo a bilancio a giugno (8 milioni) sommato alla speranza di una seconda parte di stagione altrettanto positiva – senza considerare che con i viola c’era un accordo per il prestito annuale – il ds spagnolo declinò l’offerta. Il flop dei viola – salvi all’ultima giornata – è coinciso con quello di Gerson. E ora il Flamengo ha fatto marcia indietro, chiedendo soltanto il prestito. Offerta declinata da Petrachi che attende il rilancio dei brasiliani, almeno sulle cifre proposte 6 mesi fa. Pillola finale su Totti. In vacanza a Sabaudia, l’ex Capitano a Sky accenna al suo futuro: «Sto valutando, ho diverse offerte. In Italia? Sì, anche. O da noi oppure in Europa. Ruolo? L’importante è lavorare. È un’estate strana, non avrei mai pensato di lasciare la Roma né che Buffon tornasse. Se penso ancora le cose dette il giorno dell’addio? Quando dico o prendo una posizione vuol dire che ci ho pensato tanto tempo. Icardi e Higuain? Non lo so, può darsi pure che facciano uno scambio». Il 3 agosto è in ballo un’amichevole contro il Lille.