IL TEMPO – BIAFORA – E un anno dopo è cambiato tutto. Domani saranno passati esattamente 365 giorni di Roma-Barcellona, punto più alto della recente storia romanista. Dell’entusiasmo e della magia di quella sera, con la qualificazione alla semifinale di Champions, è rimasto però ben poco. Le strade della Capitale erano piene di tifosi scatenati tra cori, urla, fumogeni e festeggiamenti, a cui sì era aggiunto anche Pallotta , autore di un indimenticabile tuffo nella fontana di Piazza del Popolo. La sbronza collettiva causata dalla decisiva rete di Manolas ha illuso tutta la piazza, lasciando postumi più che dolorosi. Allora la Roma occupava il terzo posto in classifica in coabitazione con la Lazio, a più uno dall’Inter, e sulla panchina era seduto Di Francesco, considerato il leader della squadra e un allenatore visionario per l’idea di rimontare il ko dell’andata con un’inedita difesa a tre. Al suo fianco, alla guida della direzione sportiva, c’era Monchi, dirigente arrivato appena un anno prima e apprezzato per la capacità di dare un’impronta immediata nel confronto quotidiano con i giocatori. Di quella gioia, di quello spirito di gruppo e di molti dei protagonisti di quella splendida nottata si sono perse le tracce ad un anno di distanza. Di Francesco, che ha vissuto tutta l’attuale stagione in bilico tra l’esonero ela conferma, è stato mandato via dopo l’eliminazione contro il Porto e al suo posto è stato richiamato Ranieri. In rapida successione Monchi ha deciso, di comune accordo con la società, di rescindere il contratto e poi di tornare al Siviglia. Il presidente Pallotta è invece assente da Roma dall’ 11 giugno del 2018 e non sono previsti viaggi a breve giro di posta. Guardando alla squadra di quel ritorno dei quarti di finale di Champions, oggi in rosa ci sono ben dieci dei tredici giocatori che hanno calcato il terreno di gioco per la storica impresa. Gli eroi e goleador del 10 aprile, Dzeko, De Rossi e Manolas, sono tutti alloro posto. Dei titolari col Barca sono solo in tre ad aver lasciato la maglia giallorossa: Alisson si è accasato al Liverpool per 72,5 milioni totali, Nainggolan è finito nel mega-scambio con l’Inter che ha coinvolto anche Santon e Zaniolo, infine Strootman ha firmato per il Marsiglia ad agosto inoltrato. Dei calciatori in panchina sono andati via Gonalons, Bruno Peres, Skorupski e Gerson, sostituiti dai dodici acquisti estivi di Monchi. Ritornando all’attualità la Roma di Ranieri staziona in sesta posizione in classifica, alle spalle di Inter, Milan e Atalanta, davanti alla Lazio di due lunghezze (i biancocelesti devono però recuperare una partita). Il futuro, sperando di raggiungere l’accesso all’Europa che conta, prevede una rivoluzione estiva: arriveranno l’ennesimo allenatore e un nuovo direttore sportivo, tanti calciatori andranno via e tanti altri sbarcheranno tra Fiumicino e Ciampino. L’auspicio dei tifosi è quello di rivedere una squadra in grado di regalare una nuova notte di ordinaria follia e di rivivere quelle emozioni indelebili.