Brozovic salta la Roma e forse la Juve: Borja è pronto
GAZZETTA – STOPPINI – E poi ci sono le statistiche che mandano fuori strada. Perché nel calcio non tutto è traducibile con i numeri. Prendi l’esempio di Marcelo Brozovic e delle partite saltate interamente in stagione con l’Inter: 5 tra squalifiche e infortuni, 3 di campionato e 2 di Europa League. Risultato: 4 vittorie su 5. La quinta è però la sconfitta nel ritorno con l’Eintracht che tanto ha pesato nel giudizio sulla stagione nerazzurra. Eccolo, il nodo. La risonanza magnetica ha confermato la sensazioni negative: distrazione alla coscia destra, muscolo semitendinoso, in sostanza la parte posteriore della coscia. Brozovic salterà sicuramente le partite con Frosinone e Roma e non è scontato che possa esserci il 27 aprile con la Juventus: dipenderà dalla voglia di rischiare del tecnico, probabilmente poca, per non rischiare poi una ricaduta.
Borja e alternative Per intendersi: solo una volta, nelle 43 partite stagionali fin qui disputate dall’Inter, Spalletti ha rinunciato per scelta a Brozovic: in casa con il Cagliari per logiche di turnover. Per l’Inter il croato è imprescindibile, l’unico vero insostituibile della rosa, per caratteristiche difficilmente replicabili. Spalletti è chiamato a inventarsi una soluzione. Ci limitassimo ai precedenti, non ci sarebbe dubbio. L’impiego di Borja Valero è il più naturale possibile: lo spagnolo ha sempre giocato dal 1’ nelle 5 occasioni in cui è mancato il compagno. Logico che sia così, Borja è l’unico in grado di garantire la stessa capacità di far girare il pallone. E la partita dell’Atalanta è lì a confermarlo. Lo Spalletti che in un primo tempo aveva scelto l’accoppiata Gagliardini-Vecino è poi tornato sui suoi passi inserendo proprio Borja, entrato quando i ritmi del match si erano abbassati e la stessa Atalanta era ormai entrata in riserva. E’ logico pensare che lo spagnolo possa essere la prima soluzione per domenica a Frosinone, in una gara che si preannuncia dal copione tattico scontato. Non è detto che sia l’unica via, però. Perché Spalletti ha abituato a soluzioni innovative – l’ultima è stata Vecino trequartista – e in rosa ha almeno altri due giocatori che possono giocare al posto di Brozovic. Il primo è Joao Mario, che ha già ricoperto – molto più spesso a gara in corso – quella posizione. E poi attenzione alla strada che porta a Nainggolan, che potrebbe arretrare il suo raggio d’azione lasciando la trequarti proprio a Vecino. Occhio al modulo, poi: Spalletti potrebbe decidere di «proteggere» il sostituto di Brozovic con un 4-3-3 (o 4-1-4-1), dunque con due mezzali che corrono ai lati al posto del doppio mediano del 4-2-3-1. L’obiettivo, in fondo, è quello di confermare quelle statistiche ingannevoli.