IL TEMPO – BIAFORA – Pallotta e Friedkin hanno raggiunto alla fine di dicembre un accordo sulla valutazione del pacchetto totale delle dodici società del mondo Roma, ma negli ultimi giorni è stata leggermente aggiustata al ribasso la cifra che il magnate texano dovrà sborsare per sbarcare nel calcio italiano. Gli advisor del presidente e Ceo del Gruppo Friedkin stanno ultimando questa fase di due diligence più approfondita iniziata nel nuovo anno e già dalla settimana prossima sono attesi importanti passi in avanti per cercare di arrivare alla firma entro il 31 del mese. La cifra netta che il nuovo proprietario del club giallorosso pagherà per rilevare la Neep tramite un veicolo appositamente costituito negli Stati Uniti è scesa rispetto ai circa 550 milioni netti pattuiti a fine dicembre, un importo a cui andavano poi sommati i debiti (pari a 272,1 milioni nell’ultima trimestrale pubblicata) e la quota di aumento di capitale spettante all’azionista di maggioranza, che si aggira intorno ai 130 milioni sui 150 stabiliti.
Tutto procede a gonfie vele. In attesa del passaggio di mano tra Pallotta e Friedkin i dirigenti sono al lavoro per cercare di aumentare il parco sponsor e nelle scorse ore c’è stato un nuovo contatto con i rappresentanti di Axa Europa con cui c’erano stati dei colloqui già in passato. Il gruppo assicurativo, che ha sede anche in Italia, vuole mettere in piedi una partnership con la Roma per quanto riguarda il kit d’allenamento, una casella vuota tra gli sponsor giallorossi dopo l’addio di Betway. Da parte del club c’è stata una controproposta: ad Axa è stata offerta la possibilità di diventare sponsor del materiale d’allenamento e del centro sportivo Bernardini per un totale di 8 milioni. Da mesi la Roma è alla ricerca di un partner per i “naming rights” di Trigoria e Axa non è l’unica azienda con cui sono in corso dei contatti. Con il cambio di proprietà è stato però tutto congelato per almeno una quindicina di giorni.