IL MESSAGGERO – I due mesi abbondanti di inattività hanno portato un piccolo vantaggio a qualche club: alcune squadre potranno ripresentarsi al via con i lungodegenti almeno recuperati. Alcuni esempi su tutti: la Roma riavrà a disposizione Zaniolo, la Fiorentina Ribery, la Juve potrà riavere Demiral e Chiellini.
Restano però tanti i rischi per la ripartenza: e lunghe pause, gli allenamenti casalinghi, le temperature previste durante le partite, alzeranno il rischio infortuni. In Bundesliga, pioniera della ripresa, gli infortuni nelle prime due giornate di campionato sono aumentati quasi del 300 per cento (266%, dallo 0,27 allo 0,88 a partita). Due giornate di campionato giocate in Germania e ci sono 65 calciatori bloccati, una media di più di tre a squadra.
Altro elemento post Covid da tenere presente è la reazione di chi ha contratto la malattia. Come staranno, tra gli altri, i vari Dybala, Rugani, Gabbiadini, più tutti quelli della Fiorentina? Un’incognita. I cardiologi avvertono: «A chi è guarito serve una ripresa progressiva». Viceversa, gli scienziati del Cts sostengono che ci siano pochi rischi e controindicazioni.