IL TEMPO – SCHITO – È una Roma scialba e senza idee quella che Paulo Fonseca è costretto a guardare dalla tribuna di Marassi. Il tecnico lusitano ha sofferto da lontano – vista la squalificainflitta dal Giudice Sportivo dopo lo sfogo contro l’arbitro Massa – le pene della sua squadra che continua a perdere giocatori come foglie secche in autunno. Seduto accanto a Nuno Romano, a cui non è più permesso di entrare sul terreno di gioco, il tecnico portoghese ha mostrato tutta la sua insofferenza durante il match, specialmente quando ha visto Cristante e Kalinic uscire prematuramente dal campo. La Roma non ha convinto contro l’ultima in classifica creando poco e realizzando ancora meno: «Era una partita che volevamo vincere – le parole a caldo di Nuno Campos, vice allenatore della squadra giallorossa, affiancato in panchina dal tattico Tiago Leal -,avremmo voluto creare più occasioni e costruire di più, ma abbiamo anche affrontato un avversario che si è chiuso molto bene dietro. Le sostituzioni che siamo stati obbligati a fare hanno reso tutto più complicato».
Con Cristante out dopo una manciata di minuti, Kalinic costretto a lasciare il campo in favore di un Edin Dzeko a mezzo servizio, a risentirne è stato il bel gioco e soprattutto la possibilità di tenere il passo con i vertici della classifica, già troppo lunga perle ambizioni romaniste. «Il nostro obiettivo – ha proseguito Nuno Campos – non è quello di avere la palla in maniera sterile, ma creare occasioni da gol. Ci è mancato l’ultimo passaggio in diverse situazioni e la scelta giusta negli ultimi metri. Se mi aspettavo di più dai giocatori? Tutti hanno provato a dare il meglio, ma non sempre è possibile. Il ritmo per molti di loro non era ideale, Florenzi per esempio veniva da un’influenza. Stiamo cercando di migliorare dal piano fisico, oggi (ieri, ndc) abbiamo tenuto molto la palla ma ci è mancata l’incisività. È un processo che richiede del tempo, ma siamo sulla strada giusta».
Spesso, specialmente nella ripresa, si è visto Kolarov sbracciarsi in direzione della panchina per far sì che venissero impartite indicazioni per fargli ricevere maggiormente palla: «È salito abbastanza spesso – ha proseguito il portoghese -, non sempre abbiamo fato girare la palla nel modo migliore, però lui ha giocato spesso alto e ha fatto anche qualche cross. Non è una questione di un singolo, tutti possono contribuire a risolvere la partita. Non dimentichiamo che molti dei nostri ragazzi venivano dagli impegni con le nazionali e quindi hanno anche perso un po’ di contatto con il nostro lavoro quotidiano».
Uno dei migliori a Marassi è stato Jordan Veretout che fa un’analisi lucida della situazione giallorossa prima attraverso i suoi social – «Abbiamo fatto una buona gara, ma ci manca ancora qualcosa. Avremmo voluto e dovuto vincerla: dobbiamo essere più rapidi ed efficaci negli ultimi trenta metri. Ora testa già alla prossima: continuiamo a crescere» – sia nel post partita: «La Samp ha cambiato allenatore, sapevamo sarebbe stata una partita difficile e l’abbiamo visto sul campo. Infortuni? Siamo preoccupati. Abbiamo perso presto Cristante, poi anche Kalinic, non so se si sia fatto male al ginocchio. È un periodo difficile per gli infortuni. Giovedì sarà un’altra partita complicata, dobbiamo riposare e fare una prestazione migliore».