Claudio Ranieri al CdS: “A Roma per riportare basi solide. Pellegrini resta”
La seconda parte dell’intervista di Claudio Ranieri ai microfoni de il Corriere dello Sport.
“Sono sicuro di sì. Però voglio chiarire una cosa”Quale?
“Non è stato lui a insistere per scendere in campo nel derby. In tanti anni nessun giocatore mi ha mai chiesto di giocare. Con Lorenzo sono bastate poche parole il sabato mattina. Io non faccio discorsi lunghi, non perdo tre ore a parlare con la squadra. I giocatori hanno una soglia di attenzione di otto secondi. Spesso basta una battuta fatta bene. De resto anche il Papa ha detto recentemente che le omelie devono essere più brevi”.
Usti! Hai scelto un paragone da niente.
Ride. “Avevo deciso di tenere Lorenzo in panchina, ma nei suoi ho visto una luce differente, aveva gli occhi pieni di luce. Ho capito che la voglia di esserci, di giocare, era enorme. E ho cambiato idea. È andata bene a entrambi. Diciamo che un po’ di esperienza me la sono fatta”.
Claudio, non senti anche tu il dolce profumo della restaurazione?
“In che senso? Sento solo il profumo della Roma e di Trigoria”.
In definitiva sei tornato alla Roma per…?
“Rimetterla in moto e porre delle basi solide, la Roma deve tornare a lottare per qualcosa di importante, per lo scudetto. È finito il tempo della Rometta, ora c’è la Roma, i Friedkin sono abituati a pensare in grande…. Cerco di fare quello che so e posso. In un secondo tempo metterà la mia esperienza al servivo della società”.
Intendi al momento delle scelte per la prossima stagione.
“Precisamente”.
Consulente ad personam.
“Non mi sembra che tu possa considerarla una notizia”.