LA REPUBBLICA – FERRAZZA – Aria di rinnovi, in casa Roma. Da quelli scontati a quelli che, fino a poco tempo fa, sarebbe stato impossibile anche solo immaginare. Nicolò Zaniolo e Cengiz Undersono le conferme. Edin Dzeko è il sogno sul quale si è lavorato senza sosta, fino a riuscire a convincerlo a restare. Ieri il bosniaco ha firmato fino al 2022. Con ritocco rispetto ai circa sei milioni a stagione. Un sogno impossibile che diventato realtà grazie al rapporto che si è creato tra l’attaccante e Paulo Fonseca. Tra i due è scattato un colpo di fulmine fatto di confronti, chiacchierate, di idee calcistiche condivise. E basato sulla serietà del bosniaco che ha sorpreso il tecnico. Dentro Trigoria in pochi avrebbero scommesso su un Edin così partecipe e presente, perfettamente inserito nel progetto giallorosso, nonostante avesse da settimane un accordo con l’Inter e tanta voglia, inizialmente, di andare via. Voglia stoppata da Petrachi che non ha ceduto al pressing dei nerazzurri, rimasti fermi a un’offerta di 15 milioni. Fonseca ha rinnovato al numero 9 la fiducia. E anche oggi, ad Arezzo, nell’ultima amichevole prima dell’inizio del campionato, gli ha dato la maglia da titolare e la fascia di capitano alle spalle di Florenzi, con il gruppo che, a una settimana dalla sfida col Genoa (la prima della nuova stagione), si identifica sempre di più con il gigante bosniaco.
Il «sì» di Dzeko si aggiunge a quelli di Zaniolo e Under. Rinnovo fino al 2024 per il fantasista, a circa 2,5 milioni a stagione. «Con questo contratto ho pensato di essere diventato un giocatore vero e proprio, devo quindi comportarmi in campo e fuori da professionista per dare l’esempio ai ragazzi della mia età», la presa di coscienza di Zaniolo. «Ringrazio il club perché continua a puntare su di me, restare è il mio sogno», il commento, invece, di Under. Per il turco rinnovo fino al 2023 e stipendio raddoppiato (percepiva intorno al milione di euro). Mentre c’è un secondo giocatore turco arrivato alla corte di Fonseca, sul quale la Roma punta molto: Mert Cetin, acquistato per 3 milioni dal Genclerbirligi. Classe ’97, maglietta numero 15 e una decina di giorni per convincere Fonseca che può essere lui il quarto difensore insieme a Mancini, Fazio e Juan Jesus per la prossima stagione. Il tecnico portoghese vuole vedere bene quotidianamente il ragazzo – sul quale punta tantissimo Petrachi – e poi deciderà se tenerlo o se sia il caso aspettare e prendere un altro difensore. In attesa resta congelato Dejan Lovren. L’accordo per il croato del Liverpool era a un passo dall’esser chiuso: tre milioni il prestito e 12 per il riscatto obbligatorio, al raggiungimento delle venti presenze. Sembrerebbe che a far saltare tutto sia bastato il bonus di un milione per la parte variabile dell’ingaggio (il giocatore avrebbe guadagnato 3,2 milioni l’anno). È stato ceduto in prestito al Galatasaray, Steven Nzonzi. Dopo solo una stagione con la Roma, il francese – costato trenta milioni totali – si è trasferito per un anno in Turchia, senza alcun obbligo di riscatto, ma solo un diritto a 16 milioni.