IL TEMPO – BIAFORA – Due settimane decisive per il futuro della Roma. Da oggi a domenica 12 maggio saranno dei giorni più che intensi in casa giallorossa, sia per quanto riguarda la lotta per la conquista di un posto in Champions, sia per la definizione della gestione sportiva tra dirigenza e panchina, dove la speranza è quella di arrivare a Conte. In attesa della partita dell’Atalanta, i capitolini possono godersi il quarto posto in solitaria, avendo scavalcato il Milan, sconfitto dal Torino. Ranieri ha chiarito alla perfezione che non bisogna però guardare agli altri, ma solo pensare ai propri risultati mantenendo la testa fissa sull’obiettivo. La prossima tappa sulla tabella di marcia della Roma è rappresentata dalla sfida con il Genoa, reduce dal pareggio con la Spal. I rossoblù hanno guadagnato un punto sulla zona retrocessione e ora si trovano a quota trentacinque, con sei lunghezze di margine sull’Empoli terzultimo, potendo inoltre contare sul vantaggio degli scontri diretti in caso di arrivo a pari merito. Di certo non sarà una passeggiata a Marassi poiché il doppio successo stagionale a Genova manca dall’annata 2007/08 (Genoa-Roma 0-1 e Sampdoria-Roma 0-3, in entrambe gol di Panucci) e certamente gli uomini di Prandelli vorranno guadagnarsi il traguardo salvezza senza aspettare le ultime tre giornate. L’altro gradino da superare per continuare a credere nella Champions è rappresentato dalla Juventus, già campione d’Italia e con la testa alla costruzione della squadra per il prossimo campionato. Il percorso dei giallorossi si intreccia con quello dei bianconeri non solo sul campo, ma anche sul mercato degli allenatori, dove l’oggetto del contendere è rappresentato da Conte. Quello del salentino è il primo nome della Roma nella lista dei tecnici del futuro e allo stesso tempo è in lizza per un clamoroso ritorno all’Allianz Stadium in caso di addio di Allegri. La situazione all’ombra della Mole sarà più chiara soltanto dopo il summit tra il mister livornese e il presidente Agnelli previsto per questa settimana. Entrambi a più riprese hanno dichiarato di voler proseguire insieme, ma è impossibile escludere una diversa visione delle esigenze per costruire la squadra che verrà e la conseguente rottura definitiva. In questo scenario l’opzione Conte, ieri in tribuna a Torino, diventerebbe concreta per la Juventus, che sta però riflettendo sulla chance di arrivare ad un allenatore ancora più quotato per puntare a vincere in Europa: tipo Guardiola e in quel caso Conte sarebbe una sorta di piano B. Il tecnico di Lecce, pressato dal suo amico Petrachi, che è in pole per diventare il direttore sportivo della Roma, vuole prendere una scelta entro la metà di maggio e mette fretta. Tutte le carte sono ancora in gioco, nei prossimi quattordici giorni molte saranno scoperte.