12 Ago 2024In Rassegna stampa4 Minuti

De Rossi: “Saremo attenti ad altre occasioni di mercato, prima però dobbiamo cedere”

Daniele De Rossi ha concesso un’intervista a Il Messaggero dove ha parlato del ritiro estivo, della tattica e del mercato. Queste le sue parole:

RITIRO 
«Abbiamo lavorato bene. I nuovi arrivati servono per completare questa squadra che è già un gruppo forte, reduce lo scorso anno da una buona seconda parte di stagione, almeno per come l’ho potuto valutare. Andava rinfoltita, anzi va rinfoltita la rosa perché abbiamo bisogno di calciatori della stessa qualità dei titolari. Questo sta accadendo. Sono felice, sono contento dei nuovi ma di tutti perché abbiamo lavorato forte sia a Trigoria sia in Inghilterra».

CALCIOMERCATO – “Vediamo, di certo c’è che oggi ci sono troppi giocatori, al St. George’s Park ne avevo 31. Ci sono calciatori che ci lasceranno e andranno a giocare altrove, situazioni da valutare, come nelle altre squadre di Serie A. Con 31 giocatori non si lavora bene, vediamo se qualcuno uscirà e poi rimetteremo l’attenzione su chi invece dovrà entrare. I giocatori ci sono, vedremo le occasioni che il mercato ci presenterà. Se qualcuno andrà via o vorrà andare via e se noi decideremo che sarà meglio inserire qualcun altro lo faremo, come successo finora. Dire però che manca qualcuno non è rispettoso verso chi c’è. È ovvio che qualcuno già sa che andrà via o in prestito. Ci sono delle situazioni che ci portiamo dietro da anni, gente andrà a giocare altrove perché merita quello spazio che io non gli posso dare. Vediamo cosa succederà in queste due settimane. Ma se andrà via qualcuno inseriremo giocatori forti, ne sono certo”. 

DOVBYK – “E’ andato bene. Lui ci dà profondità, che è quello che ci serve e che chiedo sempre, perché se non c’è qualcuno che allunga la squadra avversaria, il possesso palla e la costruzione dal basso che facciamo diventa un punto di riferimento leggibile. Dobbiamo essere pronti a giocare sempre, ma anche ad andare in profondità e a sorprendere l’avversario”.

DYBALA – “Io non faccio la formazione in base alle voci, quelle le lascio ad altri. Non c’è niente che ha influenzato le mie scelte. Contro l’Everton ho messo la squadra che volevo vedere in campo: iniziamo ad avvicinarci al campionato e dobbiamo essere sempre più simili a ciò che dovremo essere. Ho fatto degli esperimenti, come in altre partite. Quelli che erano in Inghilterra sono tutti giocatori della Roma, poi vedremo che cosa succederà. Non solo per Dybala, ma per tutti. Quando mi è stato chiesto se c’era qualcuno da tenere legato qui mani e piedi ho risposto di no, che non c’era. Chiunque vuole andare via è libero di farlo”. 

SOULE’ – “Può giocare insieme a Dybala nel 4-2-3-1, con Paulo falso nove, ma anche con i due sottopunta, nel 4-3-2-1. Possono giocare insieme in mille modi, come anche gli altri. E possono stare in panchina tutti quanti. L’importante è che quando entrano lo facciano bene e diano una mano, dando un valore aggiunto alla squadra”.

BALDANZI MEZZALA – “Ci credo ciecamente. Tommaso è un giocatore che mi piace tanto, ha qualità, ritmo e intensità. Quando gioca sulla fascia a volte gli manca un po’ di gamba per attaccare come piace a me. Invece lì in mezzo è imprevedibile, attivo, sempre pericoloso. Secondo me sta crescendo tantissimo e presto diventerà anche decisivo negli ultimi 16 metri che è forse l’ultima cosa che gli manca per diventare un giocatore fortissimo. Centrocampista, esterno, trequartista: è troppo intelligente, ha qualità, sempre frizzante e vivo. A me piace tanto”.