IL TEMPO – SCHITO – L’esperienza argentina di Daniele De Rossi potrebbe essere vicinissima a un punto di svolta. L’ex capitano della Roma ha un contratto in scadenza a giugno 2020 ma la sua avventura al Boca Juniors pare legata a filo doppio alle elezioni presidenziali che il club terrà l’8 dicembre. Il successore di Daniel Angelici, secondo i pronostici, dovrebbe essere Christian Gribaudo, vicino ad Angelici e di conseguenza al direttore sportivo della società xeneizes, Nicolas Burdisso, l’uomo che ha curato l’operazione De Rossi. Secondo «Infobae», però, se dovesse spuntarla un altro candidato, anche De Rossi, oltre a Burdisso, finirebbe per rischiare il posto.
Il mediano è rimasto ai box nelle ultime cinque partite e la stampa argentina ritiene improbabile un suo utilizzo nella semifinale di ritorno di Copa Libertadores contro il River Plate, gara decisiva per la stagione del Boca dopo il 2-0 maturato al Monumentale nella sfida di andata. Un’assenza che pare certa se si considerano le condizioni fisiche di De Rossi, non al meglio dopo un duplice infortunio che lo ha messo ko. Anche La Nacion ha evidenziato i motivi della possibile rottura: «I media che lo seguivano quotidianamente si sono defilati, i tifosi che lo immaginavano perno della squadra si stanno abituando a vederlo in panchina o in tribuna. Il debutto con gol contro l’Almagro sembra già un ricordo del secolo scorso. Se a livello di immagine l’arrivo di De Rossi si è finora rivelato un successo, a livello sportivo non sono arrivati i risultati sperati».
Con cinque presenze all’attivo, 336 minuti e soltanto due gare giocate dal primo al novantesimo, il futuro argentino dell’ex capitano della Roma sembra davvero in bilico, e la possibilità di rientrare in Italia, magari nello staff tecnico di Roberto Mancini, è più viva che mai.