IL MESSAGGERO – CARINA – L’addio si avvicina. E con questo i saluti commossi (pre e post partita) oltre alle inevitabili riflessioni sul futuro. Che Daniele non pensava di dover fare. «Un distacco c’è perché io volevo continuare a giocare e loro non vogliono» è il tormentone che rimbalza ormai nell’etere radiofonico romano da una settimana, coinvolgendo tutti. Anche chi è un semplice appassionato e magari non un ultrà di provata fede. Sono le parole di un ragazzo amareggiato e sorpreso. Incredulo come chi gli è stato vicino negli ultimi tempi: «Un fulmine a ciel sereno – ha detto ieri Ranieri – Per me e per lui». E non solo. Un po’ per tutti. A tal punto che la tifoseria, frastornata e lacerata dallo strappo, ha deciso di festeggiarlo due volte. Oggi, alle ore 12, si riunirà a piazzale Dino Viola. Poi il seguito avverrà domani allo stadio Olimpico (prevista una coreografia) in un mix di commozione e rabbia per una decisione non condivisa del presidente Pallotta, sempre più bersagliato in ogni angolo più o meno nascosto nel mondo, da striscioni di contestazione. A breve arriverà anche la risposta dell’imprenditore statunitense. Presumibilmente ad inizio della prossima settimana, ai microfoni di Roma Radio.
LA TENTAZIONE – Intanto Daniele, allontanando il presente, non può non pensare al domani che è ancora un grande punto interrogativo. De Rossi infatti, oltre ad essere il capitano della Roma e un calciatore, è anche (e forse soprattutto) un padre di famiglia. Che deve saper conciliare le proprie esigenze con quelle del nucleo familiare. E non è un mistero che l’idea di un’esperienza negli Stati Uniti, intrighi chi lo accompagna quotidianamente. In quest’ottica può già contare su un paio di offerte arrivate dai due club di Los Angeles. Il problema, però, è che prima del mese di marzo, il Capitano giallorosso non potrebbe accettare per una questione di salary cup vigente nel campionato a stelle e strisce. Da questo empasse, è nata l’idea del Boca Juniors, presentata dall’ex compagno di squadra Burdisso, ora ds.
PRIMO PASSO POI GLI USA – A De Rossi è stato proposto di trasferirsi a luglio al Boca Juniors (suo vecchio amore: «Avrei desiderato di giocare alla Bombonera, a 20, 30 o 35 anni», ha raccontato in passato) con il quale disputerebbe il campionato e la coppa Libertadores. A dicembre, una volta conclusa la maggiore manifestazione per club sudamericana, la società argentina lo lascerebbe libero permettendogli così di fare l’esperienza negli Usa. Una proposta che ha sorpreso Daniele a tal punto che ha chiesto a Burdisso del tempo per pensarci. Quel tempo che ormai alla Roma è scaduto.
FASCIA DEL CAPITANO – Domani scenderà in campo per la prima e ultima volta con la maglia della nuova stagione. In quest’ottica lodevole l’iniziativa di Rete Sport che ha rivolto un appello alla Lega Calcio per fargli indossare la fascia personalizzata e non quella anonima voluta dall’ente calcistico: «Piacerebbe anche a me. In caso la multa gliela pago io», la battuta di Ranieri.