LA REPUBBLICA – FERRAZZA – In 65 mila per salutare De Rossi, all’interno di una serata sobria, come vuole il giocatore. Giro di campo, al termine della partita con il Parma, insieme alla sua famiglia, dopo il bagno di folla vissuto ieri a Trigoria. Con una lettera, il numero 16 ha ringraziati quanti lo hanno aiutato a diventare una bandiera della Roma. E l’ha chiusa con la dedica ai tifosi. “Mai come in questi giorni ho sentito il vostro affetto, ma ora il regalo più grande che mi potete fare è mettere da parte la rabbia e tutti uniti ricominciare a soffiare per spingere l’unica cosa che ci sta a cuore, la cosa che viene prima di tutto e tutti, la Roma”. In sessantacinquemila per una festa sobria, inevitabilmente triste. Tutti i gruppi della Sud hanno chiesto, attraverso un comunicato, di “Dare tutto a livello di tifo per 90 minuti. Fuori la voce per la Roma e per Daniele De Rossi, lasciamo un ricordo indelebile nel cuore di un Romanista come noi”. La gara col Parma di questa sera (ore 20,30) sarà un omaggio al capitano, nella sua ultima partita con la maglia giallorossa, cercando di evitare la durezza delle contestazioni vissute nell’ultima settimana, un saluto che lo vedrà in campo dal primo minuto, prima del giro di campo finale, insieme ai figli e alla moglie. La curva ha preparato una scenografia che rappresenta un’immagine identificativa del numero 16, che, da parte sua, non ha voluto preparare nulla, lasciando alla spontaneità tutto quello che accadrà al fischio finale. È molto provato, De Rossi, ha faticato a scrivere la lettera diffusa ieri dal sito ufficiale del club, fatica a mettere insieme i pensieri e ieri sera si è chiuso tra l’affetto dei compagni, in ritiro, per l’ultima volta, a Trigoria. Prima per lui un bagno di folla, con i tifosi che gli hanno regalato una targa e una maglietta. Occhi gonfi di lacrime, tanta fatica nel guardare in faccia le persone commosse. Stasera la Roma dovrà battere il Parma per provare a entrare in Europa League dalla porta principale, evitando quei preliminari che rischiano di condizionare tutta l’estate. E coltivando quella speranzella al lumicino che — se perderanno tutte le altre — potrebbe regalare il miracolo della Champions. Ma non sembra aria di miracoli calcistici, negli ultimi giorni la città romanista è crollata sotto una nube carica di pioggia (prevista anche per stasera), ma anche di negatività e rabbia. Più si avvicina l’addio e più a prevalere è la tristezza, mentre la Roma, vista l’enorme affluenza (quasi 65mila i biglietti venduti) chiede di arrivare presto allo stadio. I cancelli verranno aperti alle 18, saranno tantissime le nuove maglie già vendute agli store, alle quali da domani sarà possibile attaccare la patch-ricordo con cui i giocatori entreranno in campo stasera. Per quello che sarà un “arrivederci”, come conclusione alla lettera commovente scritta da De Rossinella quale ringrazia tutti. “Nessuno mai vi amerà più di me, arrivederci”, il saluto, di speranza, finale.