IL MESSAGGERO – Visibilmente più sereno. I tre successi consecutivi sommati alla sosta ci regalano un altro Eusebio Di Francesco. A tal punto che si concede una battuta su Pastore e scioglie i ballottaggi della vigilia. Si fa invece serio quando ammette di non sentirsi ancora certo nel definire la sua Roma guarita: «Siamo cresciuti. Quest’anno ci siamo ammalati spesso, spero non succeda più. Il Torino è una squadra temibile quando riparte, ha ottimi elementi e lo ha dimostrato specialmente in trasferta». La Roma però non può permettersi passi falsi. Il campionato per ora l’ha aspettata: nonostante i 30 punti in un girone, il quarto posto è ancora lì, a due punti. Per raggiungere il quarto posto bisogna però prendere qualche nuovo rinforzo: «Mi fido del lavoro di Monchi che sta cercando delle opportunità. Se bisogna fare delle cose tanto per farle è inutile. Se ci sono invece delle opportunità che possono aiutare la rosa a raggiungere i propri obiettivi, allora sì. Altrimenti rimarremo così». Proprio in quest’ottica, Monchi vuole capire se c’è la possibilità di regalare un difensore e un centrocampista low cost a Di Francesco. Il nome di Barba rimane in lizza come quello di Miranda. In mediana si aspetterà di valutare il rientro di De Rossi in gruppo e soltanto in seguito verrà presa una decisione.