Di Francesco, medico senza pietà: «La squadra è ancora malaticcia»
IL MESSAGGERO – CARINA – Missione compiuta. Terza vittoria consecutiva in campionato (quarta considerando la coppa Italia) e, aspettando Lazio e Milan, zona Champions agganciata con il quarto posto provvisorio. Di Francesco però non si esalta più di tanto: «Risultati e prestazioni ci aiutano in termini di consapevolezza, ma siamo sempre un po’ malaticci Anche con il Torino ci siamo presi un raffreddore e come nostro solito ce la siamo un po’ complicata. Credo che meritavamo un vantaggio anche più largo nel primo tempo per quanto dimostrato. Ho visto grande qualità fino al 2-1. Debbo però sottolineare che la squadra ha reagito nel modo giusto dopo il 2-2 e questa è una dimostrazione di grande forza».
ASPETTANDO EDIN – Tre gol che confermano la facilità della Roma a trovare la rete nelle gare casalinghe (27 dei 37 centri complessivi in campionato sono stati segnati all’Olimpico) ma nessuno dei quali porta la firma di Dzeko: «È mancato nella fase conclusiva ma si è messo a disposizione della squadra facendo un po’ il regista avanzato. Mi auguro che ricominci presto a segnare. È troppo importante per noi». Due gol come Zaniolo, al secondo centro dopo la rete al Sassuolo: «Nel gol di Nicolò c’è caparbietà e forza fisica, lui è un ragazzo che non molla niente. E’ uno di quei giocatori che rompe gli equilibri, ha la capacità di recuperare il pallone con grande aggressività. Deve continuare a giocare come si allena». Menzione anche per Schick: «Se entra con questa veemenza può giocare ovunque». Ha qualcosa da ridire invece sulla fase difensiva. Entrambe le reti del Torino sono arrivate con la difesa schierata: «Ci sono momenti in cui si deve rallentare il gioco e invece ci siamo allungati come volevano loro. Spesso mettevano la palla in verticale sugli attaccanti, noi cercavamo sempre di essere aggressivi. Sul portatore di palla dobbiamo essere più smaliziati. Tante volte abbiamo forzato giocate anche quando non serviva. Poi i pericoli ci sono, perché le squadre sono forti e ti creano difficoltà. Non riusciamo mai a gestire il risultato? L’anno scorso avevamo un centrocampo con maggiore esperienza, con cui riuscivamo a rallentare i ritmi e spesso vincere anche 1-0. Serve tempo». Nota dolente l’infortunio di Under. Con Perotti, De Rossi, Juan Jesuse il turco out, l’infermeria rimane piena: «Mercato? Non mi serve prendere qualcuno solo per fare numero, se invece c’è qualche giocatore interessante e di prospettiva allora va bene. Stiamo cercando opportunità davvero valide». Non resta allora che attendere.