Di Maio: “È solo uno che s’è venduto, noi le mele marce le cacciamo”
IL FATTO QUOTIDIANO – DE CAROLIS – Giura che non ci sono analogie tra gli arresti di membri del Pd e quello del 5Stelle Marcello De Vito. E non si pente per quei comunicati contro il segretario del Pd Nicola Zingaretti poche prima. “Noi le mele marce le cacciamo subito“, ripete il capo politico del Movimento, Luigi Di Maio, tra una riunione e un lungo e difficile Consiglio dei ministri.
Hanno arrestato De Vito, proprio come era stato arrestato il precedente presidente del Consiglio comunale di Roma, il dem Mirko Coratti. Non è la prova che anche il Movimento ha perso l’innocenza, e che sono saltate le presunte differenze tra voi e gli altri partiti?
Non metterei a confronto i due casi, sono completamenti diversi. Oltre a Coratti vennero arrestati e indagati altri esponenti del Pd. Stiamo parlando di Mafia capitale, mentre nel caso del M5S si tratta di un singolo che ha venduto la sua an ima a dei delinquenti e che abbiamo immediatamente espulso. A nessuno permetto di sporcare il nome del Movimento e il progetto di cambiamento del Paese. Questa è la differenza tra noi e gli altri partiti: per le mele marce non c’è posto nel M55, né ora né mai.
Sarà. Peró De Vito è il terzo personaggio di primo piano dell’area M5S a Roma, dopo Raffaele Marra e Luca Lanzalone, a essere arrestato. Si può parlare davvero di mele marce o c’è un problema strutturale dentro il Campidoglio?
Guardi, tutti quelli che hanno una condotta poco limpida vengono cacciati, politici o tecnici che siano. Detto questo, ricordo che Virginia Raggi ha demolito le ville dei Casamonica, e nessun sindaco lo aveva mai fatto. Questo è combattere la criminalità.
Non pensa che il dossier dello stadio della Roma andasse gestito meglio? C’è stato un vorticoso aggirarsi di costruttori e faccendieri attorno a quest’opera…
Il progetto dello stadio, dopo il nostro intervento, è migliorato. Sono diminuite le cubature ed è stato reso meno impattante dal punto di vista ambientale. Si tratta di un progetto ambizioso che andrà avanti. E sui faccendieri sapete come la penso.
Per lei la giunta Raggi deve comunque andare avanti? Tra dimissioni e casi giudiziari è stata falcidiata.
Mi scusi, ma la Raggi è sempre stata assolta. Sapevamo che Roma non sarebbe stata facile, ma da parte nostra c’è sempre stata trasparenza e correttezza verso i cittadini.
II caso Roma conferma che c’è la necessità di cambiare la struttura del Movimento? Con un M5S più radicato sui territori sarà più semplice controllare i vostri eletti?
La riorganizzazione del Movimento non è una forma di controllo, si tratta di un’evoluzione necessaria per rispondere ancora meglio alle istanze dei territori. Il M55 è una forza politica diversa da tutte le altre: nasciamo per dare voce ai cittadini.
Martedì molti del Movimento si sono accaniti contro Nicola Zingaretti, perché l’Espresso ha diffuso indiscrezioni su un’indagine a suo carico. Sia sincero, non avete sbagliato, anche alla luce dell’arresto di De Vito?
Abbiamo sbagliato? Zingaretti è indagato per finanziamento illecito. Sapeva di esserlo e non ha comunicato nulla ai cittadini, e noi gli abbiamo semplicemente chiesto di dare spiegazioni, prima di tutto ai suoi elettori. Noi non abbiamo esitato un minuto a cacciare Marcello De Vito. È una questione di opportunità politica, poi ciascuno è responsabile delle proprie scelte.
Ma l’assenza di garantismo non resta un vostro problema? Sembra sempre che diate peso agli avvisi di garanzia degli altri e non ai vostri. E una condanna e un’iscrizione sul registro degli indagati sono cose molto diverse tra loro.
Un avviso di garanzia per mafia o per corruzione, piuttosto che per tangenti o finanziamenti illecito, ha un significato politico che va affrontato subito. Noi facciamo nostra la lezione di Borsellino, non basta soltanto essere onesti, bisogna apparire onesti, e noi facciamo pulizia di tutti coloro che sono toccati da episodi o fatti inquietanti.
Tre senatrici hanno detto si all’autorizzazione a procedere per Salvini. Verranno espulse? In fondo hanno votato tenendo fede ai principi originari del M5S…
Su quella votazione abbiamo interpellato la base che ha dato una risposta precisa, e la loro volontà è stata rispettata anche dai senatori in Giunta. Su quelli che hanno votato in dissenso si esprimeranno i probiviri.
Il Pd in un sondaggio della Swg vi ha superato. È un sintomo dell’aria che tira, non crede?
I sondaggi non ci hanno mai azzeccato. Vedremo. Ma il M5S ha la capacità di evolversi costantemente.