26 Ago 2019In Rassegna stampa3 Minuti

Dzeko crea, la difesa disfa

GAZZETTA DELLO SPORT – La Roma è bella dalla cintola in su, niente da dire. Gli schemi offensivi di Fonseca sono già ben delineati. Sia in fase di manovra che, forse ancor di più, in fase di ripartenza. Velocità e scambi di prima intenzione. Ma quando viene attaccata son dolori. Juan Jesus ci ha messo del suo ma è anche vero che la difesa è poco protetta tanto la squadra è protesa in avanti. Il Genoa, sotto la regia di Schone, non si è chiuso e ha giocato tutte le sue chance sui peperini Kouame e Pinamonti, gran coppia per una squadra che si deve salvare. Alla manovra della Roma il Grifo ha opposto un gioco verticale, cercando spesso il lancio a scavalcare il centrocampo. È stato bravissimo a sfruttare ogni occasione e a reagire a tutti i gol della Roma. Roma che è partita forte, grazie al capolavoro di Under che, servito da Dzeko, si è bevuto Criscito e Zapata e con una sassata ha fatto esultare un Olimpico non pieno ma gasato. Subito dopo una stupenda azione tutta di prima ha portato ancora Under al tiro, stavolta finito a lato. Sembrava una notte di gloria, invece il pareggio di Pinamonti (gran tiro all’incrocio da dentro l’area) ha fatto capire che non sarebbe stato così facile. Dzeko ha riportato in vantaggio la Roma saltando tre giocatori prima del tiro, ma al tramonto Criscito ha realizzato quel rigore «regalato» da Juan Jesus. Se nel primo round la Roma ha vinto, diciamo, ai punti, nel secondo il Genoa ha meritato il pareggio. Perché, forse con la complicità di una Roma un po’ stanca (e i cambi son serviti a poco), ha tenuto meglio il campo e ha rischiato molto meno. In più di mezzora, ha subito solo il capolavoro di Kolarov su punizione, che ha sbattuto sulla traversa prima di varcare la linea ed è riuscito ancora una volta a pareggiare con una zuccata di Kouame con la difesa ancora in ritardo (e stavolta l’errore è di Mancini, entrato per Juan Jesus). Poi, ha rischiato solo nel finale, con Zappacosta che ha svirgolato l’occasione della vittoria.