Dzeko fai di più. La Roma gli chiede un nuovo sacrificio
LA GAZZETTA DELLO SPORT – CECCHINI – Alla Roma hanno chiaro un quadro di fondo: se non ricomincerà il campionato, e quindi se si avrà la certezza assoluta di non poter giocare la Champions League nella prossima stagione, ad alcuni big saranno chiesti altri sacrifici.
Primo fra tutti, Edin Dzeko, ovvero uno dei leader della trattativa che ha portato la squadra a rinunciare allo stipendio di marzo e a spalmare gli ultimi trimestri nelle annualità successive di ciascun contratto. La dirigenza è pronta a sottoporgli tre idee.
La prima è quella di tagliare l’ingaggio in modo sensibile (almeno il 15%), anche per dare un esempio ad altri compagni a cui potrebbe venire chiesto un sacrificio analogo (primo fra tutti Pastore). La seconda – più classica e quindi più fattibile – è quella di spalmare il contratto, allungandolo per un’altra stagione, cioè fino al 2023. La terza pista – la meno praticabile – è quella di concedergli il cartellino gratuitamente, o al massimo con una buonuscita, per liberarsi subito dal peso dell’ingaggio. Ipotesi improbabile perché, nel calcio post-Covid 19, anche per un campione come Dzeko sarebbe quasi impossibile ritrovare stipendi del livello giallorosso, nonostante la stima che Inter o alcuni club di Premier League possano avere per lui. A meno che non sia ancora intrigato da un fine carriera negli Usa, visto che da Los Angeles in passato è stato già contattato.
Per la sostituzione si punterebbe su profili giovani come quelli di Kean (Everton) o Vlahovic (Fiorentina), ma con formule sempre legate a prestiti e riscatti, in un momento in cui tutte le società vorrebbero monetizzare. Morale: è assai probabile che Dzeko rimarrà, ma è atteso da un ulteriore sforzo. Obiettivamente non impossibile.