IL MESSAGGERO – L’acquisto di Henrikh Mkhitaryan (prestito secco a 3 milioni) potrebbe rivelarsi una grande intuizione di Gianluca Petrachi se l’armeno (prenderà la maglia numero 77) riuscirà a tirare fuori dal cilindro certe giocate che lo hanno reso un vero idolo nella sua terza stagione al Borussia Dortmund: nel campionato 2015/16 ha realizzato 52 presenze, 23 gol e ben 32 assist. Un record che lo ha spinto verso la Premier alla corte di José Mourinho che al tempo allenava lo United. Poi il passaggio all’Arsenal nell’estate del 2018 dove è rimasto fino all’altro ieri quando è sceso in campo nel derby con Tottenham (2-2).
PAPA’ ATTACCANTE A 14 anni ha frequentato un Camp in Brasile in cui ha conosciuto Hernanes(suo compagno di stanza), Oscar e Lucas Moura. Il papà di Hamlet è morto di tumore al cervello a soli 32 anni quando Henrikh ne aveva solo 7, era tra i più grandi attaccanti in Armenia. Mkhitaryan parla 6 lingue tra cui armeno, russo, inglese, portoghese, francese, tedesco, a breve imparerà anche l’italiano ed è laureato all’Istituto di Cultura Fisica d’Armenia.
NOZZE CON AL BANO Si è sposato a Venezia con Betty Vardanyan nell’isola di San Lazzaro degli Armeni, alla cerimonia era presente anche Al Bano Carrisi che ha duettato con gli sposi cantando la storica canzone “Volare”. Per la terza volta in carriera l’esterno affronterà l’Italia con la sua Armenia, appuntamento il 5 settembre a Yerevan. Sul filo di lana la Roma ha ufficializzato anche Kalinic che arriva in prestito a 2 milioni con diritto di riscatto a 9. L’attaccante indosserà la maglia numero 19 ed è alla sua terza esperienza in Italia dopo Fiorentina e Milan.